“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
E' crisi politica al Comune di Lanciano?
Due dimissioni nel giro di poche ore: la maggioranza si spacca intorno all'ampliamento dell'Istituto De Titta. Si va a nuove elezioni?
SI SONO DIMESSI. Due dimissioni, e di quelle pesanti, per la maggioranza al Comune di Lanciano. Il tutto, nel giro di poche ore: la coalizione di centrosinistra che sostiene il sindaco Mario Pupillo si spacca intorno all'ampliamento dell'Istituto De Titta, che secondo un accordo di programma stipulato tra il Comune e la Provincia dovrebbe essere modificato con la realizzazione di una nuova ala, che andrebbe a risolvere il problema della carenza di aule. Generandone, però, un altro: si andrebbe infatti a rovinare in maniera irreversibile le mura antiche che si trovano in quel punto. Il consiglio comunale, che mercoledì era chiamato ad approvare o meno il progetto, ha detto sì, e per tutta risposta Gianni Antonacci, coordinatore cittadino di Sel, e Marcello Rovetto, che aveva il medesimo ruolo per la lista civica Progetto Lanciano (che fa riferimento al vicesindaco Valente), si sono dimessi.
NUOVE ELEZIONI? E adesso? Si andrà a nuove elezioni? Non è la prima volta, nel giro di 3 anni e mezzo, che la giunta Pupillo si trova nell'occhio del ciclone, e non è la prima volta che ad essa viene associata la parola "crisi". Ma questa sarà la volta "buona"? Perchè ora c'è un elemento in più da considerare, e cioè la recentissima elezione del sindaco a presidente della Provincia di Chieti, che potrebbe portare il buon Mario ad allontanarsi dal capoluogo frentano, essendo in tutt'altre faccende affaccendato, e a cedere lo scettro al suo "allenatore in seconda", ossia Pino Valente. Con un centrodestra ancora debole e diviso, nulla vieterebbe all'attuale vicesindaco di tentare, a questo punto, la scalata verso la poltrona più importante della città (sempre ipotizzando, ovviamente, un ritorno alle urne).
IL COMMIATO DI ANTONACCI E ROVETTO. "Oggi ho pensato: "Beh Gianni, se ti incazzi vuol dire che sei ancora vivo". Sono stato coordinatore cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà per quasi 4 anni e non avrei mai pensato, prima, che potesse accadere. Un'esperienza che ha portato a far sì che vari punti nel programma di Sel fossero realizzati o siano nell'iter finale di realizzazione (raccolta rifiuti porta a porta, mobilità sostenibile, censimento edifici storici etc)". Comincia così la lettera di commiato di Antonacci dall'incarico di coordinatore di Sel. L'approvazione "di un progetto che mi vede assolutamente contrario" è stata decisiva "per dirmi e dire: "La mia strada come coordinatore finisce qui"; preferirei perdere 1.600.000 euro piuttosto che realizzare un progetto in cui nemmeno io credo". Gli fa eco Rovetto (foto): "Se la politica è innanzitutto l'arte della mediazione, credo di aver assolto degnamente al mio ruolo forte anche di un'attitudine caratteriale innata che mi spinge a cercare sempre un punto di incontro, un contatto, una mediazione appunto. La politica per me resta però soprattutto passione, fare ciò che mi piace per il bene comune. Se viene meno il presupposto di fare ciò che mi piace, tutto il resto cade".
IL REGISTRO DELLE UNIONI CIVILI. Riemerge, in questa occasione, un'altra questione che già aveva creato divisioni all'interno della maggioranza al Comune di Lanciano: il registro delle unioni civili. Ne avevamo parlato anche noi, ricordando altresì quanto sta succedendo a Chieti e Pescara. Ebbene, Antonacci si è lasciato scappare che il suo malumore partiva da lontano: "L'entusiasmo si era spento e aspettavo soltanto l'approvazione di un punto a me carissimo, l'istituzione del registro delle unioni civili, per andare sommessamente via; questo non mi è stato possibile date le assurde lungaggini per presentare il provvedimento in consiglio comunale (mesi e mesi per un punto all'odg) e dal fatto che lo stesso punto è stato, a seguito di un pareggio in votazione, rinviato a data da destinarsi in consiglio". Come finirà?
Giuseppe Marfisi