“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Bernardini (ATO) replica al Faraone: «Io non me ne vado»
Il segretario generale condannato in primo grado scrive al commissario unico Caputi. E su facebook incassa l'endorsement di Giorgio D'Ambrosio
DIRETTIVA "VIA TUTTI I CONDANNATI". E' polemica a distanza tra Luciano D'Alfonso e Fabrizio Bernardini, segretario generale dell'Ato, condannato lo scorso febbraio e, dunque, soggetto alla Direttiva n.13 del 9 febbraio cosiddetta "Via Tutti i Condannati dagli Enti Pubblici". Bernardini ha risposto al commissario unico dell'Ente d'Ambito Pescarese Caputi che lo aveva esortato ad adarsene sulla base del dispositivo dalfonsista.
BERNARDINI: "IO NON LASCIO". "Non sussiste, nei miei confronti, alcuna causa di incompatibilità o di inconferibilità e che la mia posizione presso l'ATO è perfettamente regolare" questo il commento scritto di Fabrizio Bernardini al commissario Caputi. Bernardini, poi, si è riservato di produrre a giorni un motivato parere sulla questione e sull'assenza di quelle cause che lo renderebbero compatibile con la carica pubblica.
Su FACEBOOK L'ENDORSEMENT DI GIORGIO D'AMBROSIO. Il protagonista della vicenda ha ricevuto il sostegno dell'ex sindaco di Pianella Giorgio D'Ambrosio, già presidente dell'Ente d'Ambito Pescarese. "Le direttive - scrive a commento del nostro articolo (qui) - non mutano i rapporti personali...... sei sempre il miglio dirigente, e non mollare!"