“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Regione, il Faraone fa pulizia
Direttiva shock di Luciano D'Alfonso: amministratori condannati fuori dagli Enti regionali. Il primo a saltare è Fabrizio Bernardini
TUTTI FUORI. La decisione è destinata a far discutere, e anche tanto. Con una direttiva, la numero 13, datata 9 settembre, a firma del governatore Luciano "Il Faraone" D'Alfonso, tutti i direttori pro-tempore della Regione sono stati invitati "ad assumere i necessari e immediati provvedimenti nei confronti degli amministratori degli enti, delle societa' partecipate e di ogni altra realta' ove la Regione Abruzzo possa partecipare potere di nomina commissariale, che abbiano riportato sentenze penali di condanna non definitiva per reati nei confronti della pubblica amministrazione.
"DOVETE MANDARLI VIA". A tal fine, prosegue il provvedimento, i direttori in indirizzo sono tenuti a estendere la presente direttiva agli organi di governo degli enti e delle societa' partecipate e ai commissari nominati dalla Regione Abruzzo". D'Alfonso fa anche notare che "eventuali inosservanze ed inadempienze della direttiva comporteranno responsabilita' in capo ai direttori" pro-tempore ai quali la stessa e' indirizzata. Tradotto: se non li cacciate, ne risponderete personalmente e saranno "ca...i" vostri.
E CAPUTI SOLLECITA BERNARDINI AD ANDARSENE. Dandone notizia, la Regione ha diffuso anche la risposta arrivata immediatamente da Pierluigi Caputi, commissario unico straordinario per la Riforma del sistema idrico integrato, che ha a sua volta sollecitato Fabrizio Bernardini, segretario generale dell'Ente d'Ambito Pescarese (Ato), a rimettere le dimissioni, essendo stato condannato in primo grado.
I Faraonici