“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
... per l'amore di Jesus!
Shock per le parole del Papa «i matrimoni omosessuali minacciano la pace». Molto meglio il cardinal Martini
LE UNIONI TRA GAY "NON" SONO UNA MINACCIA PER LA PACE. Nel messaggio che ieri Benedetto XVI ha rivolto ai fedeli parlando della pace c'erano delle frasi che lasciano basiti. Ci riferiamo, in particolare, a quella che le unioni tra persone dello stesso sono una ferita per la pace. Si può comprendere che Ratzinger abbia bisogno di ricompattare tutti i cattolici attorno ai temi che per la Chiesa sono "non negoziabili": come le unioni di fatto, l'aborto e l'eutanasia. Ma rilanciare la crociata contro "il relativismo", specialmente ora che i partiti di ispirazione cattolica si apprestano a cimentarsi nella campagna elettorale, ci suona strano. Meno facile da capire, semmai, è come mai per il Papa tedesco le unioni tra gay sarebbero offensive per la pace. Davvero, un mistero del Terzo Millennio, secondo soltanto alla stranissima sorte capitata ad Emanuela Orlandi.
IL CARDINALE MARTINI CONTRO L'OMOFOBIA. Perfino il Cardinal Martini, da poco scomparso, nel corso di un dibattito con il senatore Ignazio Marino cattolico del PD, riferendosi alle unioni omosessuali ebbe a dichiarare "fatico a comprendere perché le maggiori resistenze arrivino dalla Chiesa cattolica che, perlomeno in Italia, si mostra poco tollerante nei confronti dell'idea di ampliare i diritti a tutte le unioni". E' difficile immaginare che le parole del Papa, cosìviolente su omosessualità, ma anche su aborto ed eutanasia, possano essere ben accolte dal mondo cattolico. Anzichè invitare i fedeli alla tolleranza e all'amore verso il prossimo perchè incitarli alla discriminazione sessuale? Oppure, rivolgendosi agli operatori sanitari, a praticare l'obiezione di coscienza? Sua Santità dovrebe sapere, ciò che è ormai pacifico, che l'omosessualità non è una malattia psichica da curare, ma un orientamento normale della sessualità.
BENEDETTO XVI VS. IL CARDINAL MARTINI. Benedetto XVI, oltre che con le parole, anche nei fatti, speriamo involontariamente, favorisce i comportamenti omofobici. Come interpretare diversamente Ratzinger che, giovedì scorso, ha ricevuto in pompa magna la Presidente del Parlamento ugandese Rebecca Kadara che ha proposto una legge per mandare sul patibolo gli omosessuali? Di tutt'altro tenore è il messaggio che il Cardinal Martini ci ha lasciato riferendosi alle coppie gay. Lui che da cattolico convinto, era favorevole alle adozioni da parte delle coppie omosessuali, ha avuto il coraggio di denunciare le discriminazioni sulle coppie gay. Pesa come un macigno la sua denuncia "non si può ignorare che le unioni di fatto, comprese tra quelle dello stesso sesso, sono una realtà del nostro tempo, benché in molti Paesi non siano riconosciute. Di conseguenza a coppie legate da un sentimento d'amore vengono negati diritti fondamentali", come il diritto all'assistenza del compagno malato e come il diritto alla reversibilità della pensione.
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