“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
...e se Monti avesse 18 anni?
Un neomaggiorenne che va a votare è come un alunno che copia un compito in classe
…E SE MONTI AVESSE 18ANNI? - Un neomaggiorenne che va a votare, è come un alunno che copia il compito in classe di Italiano a crocette. È talmente verosimile che quando escono dal seggio chiedono ai genitori se la risposta data era quella giusta. Questo accade perché ai giovani la politica funge, per i primi anni, come aiuto famigliare collettivo al partito prediletto al padre o, per chi è più furbo, al partito del nonnino dietro compenso non inferiore a 50 euro. Altri sono giovani elettori che la prendono sullo scherzo, ed ecco che la preferenza va al Partito Dei Pensionati. Poi c’è la categoria dell’ultimo minuto, quelli che quasi non si erano accorti che la maggiore età comportasse prendersi la responsabilità di votare, di dire la propria su chi domani deciderà per tutti, chi domani parlerà a nome del popolo italiano (ma soprattutto del suo portafoglio), e per correre ai ripari chiedono ai genitori delucidazioni in merito agli ultimi 10 anni della politica, scoprendo che erano evidentemente più preparati quando spiegarono la faccenda dell’ape e del fiore, (quasi dispiace avergli chiesto a metà favoletta se credevano anche a Babbo Natale) ed è allora che si capisce qual è la “cosa migliore” da fare , o almeno si spera. La domanda viene posta alla prof di italiano, una mancata rivoluzionaria, che se ci fosse stata nel 68’ l’avrebbero ricordata anche i libri di storia (a suo dire), che fiera della richiesta, promette di essere quanto più imparziale nella sua spiegazione, ed così che comincia tutta una serie di discorsi iniziati e non finiti, fa prendere appunti e continua a ribadire che l’idea ci se la fa da soli attraverso lo studio dei vari TG e la lettura dei giornali. Sarà, ma la metà delle volte la prima azione che si compie dopo una “chiacchierata” del genere è comprare L’Unità, o il Manifesto e il telegiornale seguito diventerà il tg3, e indovinate il programma serale preferito?? Report…
È inutile, non c’è modo. Costretti all’ignoranza perenne? O si spera che prima o poi si diventerà saggi, si crescerà e si acquisterà quell’innato senso per la politica, la stessa che hanno i genitori, gli altri adulti nel prendere la scelta del partito da seguire?
COMUNICARE: LA VOGLIA C'E'- Alt! Facciamo un passo indietro. La vera domanda da porsi, è perché un ragazzo dei nostri tempi non si appassiona da solo alla politica, perché con tutta questa comunicazione ancora ci sono dei vuoti pazzeschi, nella mente di qualcuno a cui in realtà sono indirizzate le battaglie che i pensionati di oggi, per esempio, fanno non per la loro di pensione, per quella dei figli o dei nipoti. Non sarà perché non è di moda? O perché vorrebbe dire togliere tempo alla tanto agognata ricerca prima di riuscire a scuola, e poi di trovare un lavoro? O magari perché tutte quelle parole dette dai politici che si vedono in tv non entrano nell’i-pod? O non sarà semplicemente perché tutte le volte che volendo esprimersi, magari con i propri genitori, e parlando lo stesso linguaggio degli adulti cercano di dire la loro, si sentono rispondere: "ma che ne sai tu!" , "quando sarai più grande capirai", ma la peggiore di tutte, da cui scaturiscono poi le migliori risate dei cosiddetti “uomini maturi” è "da chi l’hai sentita questa?!". Bisognerebbe rispondere che tra le tante stronzate elargite dai “saggi” politici (anche se sarebbe meglio parlare di “anziani” il più delle volte) che dovrebbero guidare questo paese, una la potrebbe dire anche chi può ancora permettersi di sbagliare, al contrario loro.!?!!
Intendiamoci, non è sempre e non è tutto così, ci sono rappresentanti d’istituto che per coraggio, lessico, forza di volontà e voglia, voglia di cambiare le cose, voglia di comunicare, di comunicare anche con un sms se dovesse essere l’unico modo di far interessare i ragazzini più piccoli, per tutte queste qualità farebbero invidia e terrebbero testa a tantissimi politici, che ormai non hanno nemmeno più idee, hanno solo testi scritti dai Ghost Writer!
PARLIAMO DEL NOSTRO FUTURO - Ma è proprio questo il problema, se un ragazzo lo prendi per il culo, lo capisce, sa sicuramente farlo meglio di loro! E allora perché non fargli capire che se qualcosa deve cambiare, lo dobbiamo volere tutti? Che non si sta parlando di un futuro di altri, ma del loro? Che la politica non è l’equazione di matematica del vicino di banco, non puoi copiare solo il risultato, ma devi cercarlo tu. Perché se proprio i parlamentari li si vede distanti, dietro il televisore con le loro festicciole prima, e le loro alte cariche e importanti cattedre ora, allora si può più semplicemente partire con il chiedersi chi sia il sindaco, perché è lì, cosa ha fatto, cosa vuole fare; bisognerebbe chiedersi perché se in Francia fanno una legge sbagliata sull’istruzione è un paese intero a bloccarsi…da noi, invece, scioperano solo i bidelli??!!
"STUDIAMO LA POLITICA" - Quando si chiederà alla popolazione giovane, quella che dovrebbe iniziare a confrontarsi con la società, cosa ne pensano, cosa non hanno capito, quando gli chiederanno di cosa hanno davvero bisogno (e non credo che chiederebbero il computer nuovo al ministro della gioventù), senza che qualcuno stia li ad indovinarlo, sarà quello il momento, l’incontro con la poliotica, che segnerà anche chi realmente è cosciente che non gliene sta fregando nulla, perché tutti vorremmo il nostro paese dei balocchi, abbiamo tutti tre desideri da chiedere al genio.. no?! E allora anche se il portavoce del Ministro dell’interno dovesse essere Fabri Fibra, o qualche altro rapper italiano, affinchè arrivino dei messaggi a questi dannati giovani, allora che lo sia! O perché non istituire l’ora di ”politica”, un’ora a settimana dove studiare chi sono quei quattro barbagianni!
Non voglio lasciar credere o credere per prima che siamo immaturi, pigri, che non è ora di capire certi meccanismi, voglio capire adesso.
Perché forse è proprio come dice Calvino, “a volte uno si crede incompleto ed è soltanto giovane”.
Nasthasia Bortone