“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Zia e il nipote "sfruttatori"
Erano fuggiti dall'Italia nel novembre del 2011. Controllavano il mercato del sesso sulla Riviera nord
SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE. PRESI DUE LATITANTI. Dopo un anno di indagini e di ricerche la Squadra Mobile di Pescara, in collaborazione con l’Interpol e la Polizia della Romania, ha rintracciato e tratto in arresto due cittadini romeni che si erano resi latitanti, a seguito di un’operazione contro lo sfruttamento della prostituzione condotta nel novembre del 2011 e che aveva portato all’arresto di due persone. Si tratta di Silvia Raducanu, classe 1967, e Daniel Onicel, classe 1980, entrambi rintracciati a Constanta. Zia e nipote saranno estradati nei prossimi giorni per essere interrogati dal GIP di Pescara Maria Michela Di Fine che ha emesso il Mandato di Arresto Europeo nei loro confronti su richiesta del P.M. Annalisa Giusti.
L'OPERAZIONE DELLA POLIZIA. I due devono rispondere dell’accusa di aver fatto parte di un sodalizio criminale, ben ramificato in questo territorio, dedito al reclutamento, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di decine di giovani donne originarie della Romania. La base logistica dell'organizzazione era un appartamento in via L.Da Vinci, a Pescara, dentro il quale erano stipate le ragazze da avviare al meretricio. Appannaggio del sodalizio oggetto di indagine era la zona della riviera a nord di Pescara.
I COMPLICI DEL CLAN. Nell’operazione dello scorso anno era stata arrestata Florica Raducan, sorella di Silvia e madre di Daniel Onicel, insieme ad un cittadino italiano che forniva appoggio all’organizzazione, mentre sono ancora latitanti altri due componenti della famiglia Raducanu.
Redazione Independent