“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Zeman va a Bologna, Foscarini traccheggia, la società è in vedita
Il futuro del Delfino si conoscerà dopo il 31 maggio. L'ha detto Sebastiani che intanto continua a tessere la sua tela
Noi che scriviamo siamo in primis tifosi e, dunque, ogni giudizio è condizionato dall'amore per la maglia biancazzurra. Però, e di però ce ne possono essere sempre a pacchi, non ce la sentiamo minimamente di puntare il dito contro il presidente Daniele Sebastiani ed il suo staff che, anche quest'anno, c'hanno messo la faccia in una regione dove fare impresa - ebbene il calcio è un'impresa e dunque si può fallire - è sempre un miracolo.
Le ragioni le conosciamo tutti. Sono simili a qualsiasi altra attività: pressione fiscale elevatissima, burocrazia, mancanza di fondi e, ahinoi, anche la corruzione. Dove sono gli imprenditori capaci che girano in città coi macchinoni e vantano non si sa quali successi ed imprese economiche?
Insomma, tornando al Delfino 2014/15 la situazione è questa. Riprendersi dopo una stagione come questa non è affatto facile. Dovevamo andare in Serie A, avevamo messo in campo mezzi tecnici e quant'altro e non è bastato. L'entusiasmo della dirigenza c'è ancora ma è stato fortemente minato dall'atteggiamento di giocatori ed agli allenatori che non hanno reso per quello che sono stati pagati. Non cogliere l'opportunità di essere amati in una piazza, come Pescara, ambitissima è da pazzi. Lo stesso Marco Sansovini, quando è tornato da ex all'Adriatico, si è commosso e negli spogliatoi ci ha detto che tra Novara e Pescara c'è un'abisso, anzi il mare.
Sebastiani, già da tempo, aveva chiesto l'aiuto di altre persone ad entrare in società ma, questi arabi/russi, si sono volatilizzati non appena hanno visto cosa costa gestire un team di Serie B.
Fino al 31 di maggio le bocce sono ferme. Dopo, necessariamente, dovrà partirà la programmazione del prossimo campionato che ci vedrà avversari del nostro amatissimo Zdenek Zeman, finito sulla panchina del Bologna. A Pescara l'attuale dirigenza, sempre se sarà ancora alla guida del Delfino, attuerà una mega rivoluzione dell'attuale rosa - via Brugman e Ragusa - con in panchina, molto probabilmente, il tecnico Foscarini disponibile a venire sulle sponde dell'Adriatico.
Vedremo. Noi, intanto, continuiamo a sperare che Pescara continui a programmare per tornare in Serie A, come l'anno passato.
Romanzo