“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Zavattaro (Asl) si riprende il vecchio ospedale
"La struttura - dice il manager - pericolosa e fatisciente". Ma la comunità di Guardiagrele si ribella
GUARDIAGRELE - “La Asl non sfratta le associazioni, ma semplicemente chiede legittimamente al comune di Guardiagrele di riconsegnare all’Azienda Sanitaria una struttura pericolosa e fatiscente”. Questa la risposta del Direttore Generale della Asl Lanciano Vasto Chieti Francesco Zavattaro ad alcuni esponenti politici di Guardiagrele che, tramite gli organi di stampa, hanno accusato l’Azienda sanitaria di voler ‘mettere per strada’ le associazioni in seguito alla richiesta avanzata al comune di riconsegnare la vecchia sede dell’ospedale “SS. Immacolata” di via Marrucina.“Quella struttura – spiega Zavattaro - nel 1998 era stata concessa in comodato gratuito al comune di Guardiagrele che l’ha utilizzata per le proprie attività istituzionali e per offrire una sede ad alcune associazioni locali. Oggi quell’edificio non è più in grado di assicurare i necessari livelli di sicurezza strutturale e, al fine di tutelare l’incolumità di chi ne occupa gli spazi, la Asl ha ritenuto opportuno rientrarne in possesso. Inoltre è subentrata anche la necessità di mettere in vendita la struttura per effetto del piano regionale di dismissione degli immobili di proprietà delle Asl e non adibiti ad attività sanitarie". La restituzione dell’immobile è prevista esplicitamente dall’articolo 5 del contratto di comodato sottoscritto il 21 maggio 1998 dall’Amministrazione Comunale di Guardiagrele, che stabilisce come il Comune sia tenuto a restituire alla Asl la struttura in seguito a specifica richiesta in tal senso inviata con almeno un mese di preavviso, come ha regolarmente fatto l’Azienda Sanitaria. “La Asl – prosegue Zavattaro – ha il massimo rispetto per il lavoro svolto dalle associazioni attive sul territorio e vista la rilevanza attribuita alle loro attività è pronta a collaborare con l’Amministrazione comunale per individuare delle sedi idonee ad ospitarle, fermo restando che lo stabile del vecchio ospedale non è più utilizzabile in quanto fatiscente e pericoloso”.