Zagat Alessandrini confessa il falso. Dimissioni ad un passo?

Il sindaco di Pescara ammette di aver retrodatato l'ordinanza sul divieto di balneazione. Adesso la sua permanenza al Palazzo di Città si fa più difficle

Zagat Alessandrini confessa il falso. Dimissioni ad un passo?

PESCARA: ZAGAT ALESSANDRINI NEI GUAI PER LA CACCA. Zagat Alessadrini l'ha combinata grossa e noi di AbruzzoIndependent.it l'abbiamo scritto illo tempore: l'ingenuità sul mancato allarme inquinamento, per lo sversamento in mare di 30milioni di litri di liquami, gli ha procurato il primo avviso di garanzia della sua vita ed un un probabile rinvio a giudizio per omissione e falso in atto pubblico. Il guaio giudiziario, chiaramente fatto in buona fede, va però ad aggravare un quadro politico di per sè già pesante, oltre che uno scarso feeling con la Città di Pescara che mal vede le nomine di Veronica Teodoro, figlia di Gianni, e dell'assessore esterno Laura Di Pietro per ragioni che ai più rimangono sconosciute.

MoVimento 5 Stelle, Forza Italia, Nuovo Centro Destra e, forse, anche qualche presunto 'amico' adesso chiedono, direttamente o per interposta persona, le dimissioni dell'avvocato 43enne, figlio del giudice Emilio, eletto un anno e mezzo fa alla guida della prima città d'Abruzzo.

"Un uomo di legge, che della legalità avrebbe dovuto fare un capo saldo della propria esistenza, si è macchiato di un atto così grave". questo il commento arriva dai consiglieri comunali del M5S Pescara che per domani hanno organizzato un sit-in davanti al Palazzo di Città.

“A questo punto la permanenza del sindaco Alessandrini nella sua carica di primo cittadino è divenuta incompatibile con Pescara. Dopo tutte le bugie sull’emergenza balneazione raccontate per tre mesi ai cittadini di Pescara, alle Istituzioni, dopo i tentativi di confondere le acque, di mascherare la realtà, di nascondere la verità, è arrivata la ciliegina sulla torta, ossia il tentativo di ‘contraffare’ la realtà dei fatti anche dinanzi al Magistrato, sino a essere smascherato non da un moto della coscienza, ma da un’intercettazione telefonica, che praticamente lo ha costretto a rivelare il giochino, ossia che l’ordinanza di divieto di balneazione non è mai stata redatta il primo agosto, come ha sempre sostenuto, ma il 3 agosto ed è stata retrodatata al primo agosto per zittire le polemiche e la politica", così un durissimo Lorenzo Sospiri capogruppo di Forza Italia in Regione. 

Chiaramente, comunque la si voglia vedere, si tratta sempre e comunque di una situazione fangosa (per non dire peggio) dalla quale, difficilmente, il centrosinistra riuscirà ad uscirne 'pulito'. Ma nemmeno chi oggi grida e strepita può dirsi del tutto innocente: il mare di Pescara è sporco da 40 anni e nessuno, finora, ha fatto nulla per trasformarlo nel nostro (eco)petrolio.

Dov'erano queste persone fino a ieri? Perchè si strappano le vesti soltanto oggi? Forse, forse, perchè in ballo c'è la conquista del potere? Ecco quet'ultima ipotesi, se confermata, sarebbe certamente la più vile.

Marco Beef