“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Volano gli stracci nel centrodestra. Cozzi accusa Forza Italia
Non ci sta il presidente della commissione Bilancio che attacca: «Come mai i cinque consiglieri scelgono di parlare solo ora?»
MONTESILVANO, CENTRODESTRA NEL CAOS. A Montesilvano volano gli stracci. Il giorno dopo la votazione che ha portato alle dimissioni il sindaco Francesco Maragno nella "Polveriera", questo il triste soprannome della quinta città d'Abruzzo, sta succedendo di tutto. Il presidente della commissione Bilancio Valter Cozzi punta il dito sui consiglieri di Forza Italia Manola Musa, Anthony Aliano, Claudio Daventura, Debora Comardi e Stefano Di Blasio. «Ripetuti incontri informali, riunioni dei consiglieri di maggioranza e ovviamente sedute della Commissione Bilancio. Sono state diverse le occasioni in cui tutti i consiglieri del Comune di Montesilvano hanno presentato le loro riflessioni su quelle che definiscono “inquietanti voci di bilancio”. Ci domandiamo - sottolinea Cozzi - come mai ora scelgono la stampa come luogo istituzionale al fine di validare o meno le singole voci di bilancio?». Nel mirino del politico montesilvanese, naturalmente, il voto contrario all'approvazione del medesimo, nella seduta di ieri del consiglio comunale che è stato rinviato all'8 di ottobre.
COZZI: "PERCHE' PARLANO SOLO ADESSO?". Cozzi, però, ha la memoria lunga e ricorda che lo scorso 17 settembre la Giunta approvò lo schema di bilancio di previsione 2014 ed il documento venne inviato solo qualche ora dopo a tutti i consiglieri i quali hanno avuto, dunque, più dei canonici 10 giorni previsti dal regolamento di contabilità per avanzare le loro osservazioni. «Eppure - aggiunge Cozzi - non è stata sufficiente neanche una intera settimana di riunioni della Commissione Bilancio, luogo istituzionalmente preposto ad approfondire gli atti da presentare al Consiglio Comunale, per far emergere le osservazioni che ora vengono rilevate a mezzo stampa».
PARLA UMBERTO DI PASQUALE. Anche il presidente del Consiglio Comunale, Umberto Di Pasquale, sottolinea l'incredibile votazione dei consiglieri forzisti. «Mercoledì 22 settembre scorso - dice - venne convocata una riunione di maggioranza durante la quale, in merito alla voce sulle spese istituzionali per la presidenza del consiglio, rimisi la decisione finale proprio ai miei colleghi consiglieri. L’unica mia proposta fu di destinare eventuali somme residue nei vari capitoli di spesa alle famiglie bisognose, alla Caritas ed in generale agli Enti di assistenza in occasione del Santo Natale, con modalità da stabilire e concordare sempre e comunque con l'intera maggioranza e mai come iniziativa personale. Il giorno dopo venne presentato un maxi emendamento, a firma di tutti i gruppi di maggioranza, sottoscritto da Manola Musa a nome del gruppo Forza Italia, nel quale fu proposto di destinare, ad altri capitoli, solo una parte di questi fondi».
E' UN PRETESTO? Il presidente della Commissione Bilancio rileva ancora che «Il bilancio di previsione, redatto secondo un’ottica di risanamento dei conti con riduzione delle spese, è stato approntato in maniera tempestiva. È stata una scelta necessaria e responsabile, dal momento che esso si sarebbe dovuto approvare entro il 30 settembre per non incorrere in gravi sanzioni tra le quali lo scioglimento del consiglio comunale stesso. E’ fin troppo evidente - conclude il presidente della Commissione Bilancio - il carattere pretestuoso e infondato delle attuali osservazioni sulle “inquietanti voci” che cercano maldestramente di spostare l’attenzione dell’opinione pubblica dalle richieste avanzate dai 5 consiglieri».
Insomma, che cosa sta accadendo? O meglio: che cosa vogliono i consiglieri ribelli?
Marco Le Boeuf