Voilà: Il condono (Atto III)

Abruzzo. C'è tempo fino al 31 dicembre 2013 per sanare le tutte le irregolarità edilizie dal 1985 al 1994

Voilà: Il condono (Atto III)

ABRUZZO. IL CONDONO E' SERVITO. Ore di file interminabili? Hai trascorso mesi, forse anni, passati in vano in attesa del consenso, una risposta positiva o negativa, di un'amministrazione per procedere coi lavori di costruzione, ampliamento e/o ristrutturazione? Oppure sei nei guai con una costruzione irregolare? Bene! Da oggi tutto questo non è più un problema perchè ci ha pensato la Regione Abruzzo con la legge regionale, approvata all’interno della Finanziaria votata dalla Regione Abruzzo il 28 dicembre scorso anche coi voti dell'oppiszione. A gennaio con la pubblicazione del dispositivo sul Bura il dispositivo sarà efficace. In realtà, erano già stati decisi all'epoca ma le norme approvate hanno definito tecnicamente le istanze di sanatoria inerenti i due condoni edilizi concessi, quello del 1985 e quello del 1994.

IL "CASO" PESCARESE. Ben 11mila cittadini di Pescara avranno ancora un anno di tempo per definire le pratiche di sanatoria inerenti i condoni del 1985 e del 1994: tutti coloro che, a suo tempo, inoltrarono le relative istanze, potranno infatti completare e integrare la presentazione della documentazione entro il 31 dicembre 2013. Insomma è una chance per 11mila utenti che attendono una risposta dal Comune, positiva o negativa che sia, anche da 28 anni e che avevano anche già pagato, a suo tempo, parte degli oneri concessori, per poi restare bloccati in una sorta di limbo. Nel 2012 sono state 150 le pratiche dei sottotetti ed il Comune ha incassato circa 500mila euro. «Ovviamente – ha spiegato il consigliere regionale Lorenzo Sospiri – ribadiamo che non è che si apre un terzo condono regionale, ma semplicemente abbiamo dato ancora un anno di tempo per definire quelle istanze per le quali già era stata presentata domanda»

TEMPISTICHE. Nella legge è previsto che ‘al fine di consentire la celere definizione di tali procedimenti, i soggetti che hanno la disponibilità degli immobili per i quali è richiesta la sanatoria, dovranno trasmettere all’Ufficio comunale competente, entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, una dichiarazione sostitutiva che dovrà attestare, tra l’altro, la disponibilità dell’immobile; la sussistenza delle condizioni per l’applicazione delle riduzioni della somma dovuta a titolo di oblazione; la descrizione dello stato delle opere abusive con indicazione della superficie e della loro volumetria; la residenza del dichiarante; e l’avvenuta variazione catastale’.

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