“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Vittoria importantissima della Proger Chieti contro Trieste 89-68
In un PalaLeombroni semivuoto le 'Furie Rosse' dominano una gara molto difficile e combattuta. Leggi la nostra cronaca
VITTORIA IMPORTANTISSIMA DELLA PROGER CHIETI CONTRO TRIESTE 89-68. In un PalaLeombroni semivuoto la Proger Chieti doma la Pallacanestro Trieste al termine di una gara molto difficile e combattuta. Due squadre, estremamente rinnovate e giovani, si sono date battaglia in una gara in cui ha fatto la differenza la lettura di coach Galli che, nonostante la solita panchina corta, ha azzeccato tutte le rotazioni ed ha disorientato, con i continui cambi di difesa, la squadra triestina. E’ stata una gara con continui cambi di rotta, incerta sino all’ultimo straordinario quarto di gioco, in cui i teatini hanno tirato fuori grinta e personalità, dopo aver sofferto non poco il gioco degli uomini di Eugenio Dalmasson.
LA GARA. La Proger inizia l’incontro presentando in campo Monaldi, Lilov, Allegretti, Sergio e Armwood; risponde Trieste con Bossi, Parks, Coronica, Pecile e Pipitone. Sembra mettersi in discesa la gara per le Furie che inizia con autorità, grazie a Monaldi che apre le marcature e fornisce successivamente un assist a Gigi Sergio e a Lilov per le loro prime triple. Molte le palle recuperate dai teatini, grazie anche ad una zone press molto aggressiva, compresa quella di Sergio che, con un coast to coast fissa il primo break della partita a 13-3 costringendo coach Dalmasson a chiedere la prima sospensione a 7:05. Riprende la gara con Trieste a pressare su Monaldi e con coach Galli che impone una difesa a zona 2-3 che diventa successivamente una difesa a uomo. A 4:00 dal termine del primo quarto i biancorossi sono avanti 22-7 ed iniziano le rotazioni dalla panchina, Trieste sembra incapace di costruire un gioco in attacco, è molto distratta in difesa e viene tenuta a galla solamente dall’ottimo Stefano Bossi che trova in Jordan Parks l’unico in grado di costruire qualcosa di buono nel pitturato. La frazione si chiude 25-18. I teatini rientrano in campo con Vedovato al posto di Allegretti e, nonostante quest’ultimo non fosse in forma smagliante, lascia comunque un’impronta di grande personalità in difesa. Sono molto distratti e lasciano a Trieste quattro rimbalzi consecutivi in attacco, segno di forte deconcentrazione. Dal canto triestino inizia a carburare Parks che con un paio di schiacciate inibisce la difesa della Proger. Armwood non riesce a contenerlo nella marcatura individuale mentre Jordan sembra essere entrato in trance agonistica, entra e segna da tutte le parti, non sbaglia mai e prende rimbalzi in difesa ed in attacco. I teatini appaiono choccati dai giochi a due di Bossi e Parks (quest’ultimo chiuderà la metà della gara con 20 punti) e dall’apporto di Hristo Zahariev e vanno al riposo con un passivo di 3 punti: 38-41. Tra i pochi presenti al PalaLeombroni inizia ad affiorare un po’ di preoccupazione, soprattutto per la mancanza di personalità in quella che risulta essere l’arma in più della Proger: la difesa. Ed è proprio all’inizio della terza frazione che coach Galli inizia il suo capolavoro: cambia marcatura su Parks, alternando ora Sergio ora Lilov ed inserisce un quintetto ‘piccolo’ con Piazza, Monaldi, Armwood, Lilov e Sergio. Lo straniero triestino resterà bloccato per il resto della gara e Trieste sembra inebetita dal cambio di marcatura su Parks, al punto che Bossi riesce a lavorare con meno lucidità sia su Zahariev che su Piccoli e Pipitone, quest’ultimo gravato di quattro falli al termine della frazione. La velocità dell’ottimo Andrea Piazza, che in 25 minuti realizzerà 13 punti con 5 rimbalzi e 4 assist, unita ad un ‘risveglio’ di Armwood grazie alla maggiore libertà sotto le plance e al sempre lucido capitano Gigi Sergio, permetteranno ai teatini di rimanere in partita, chiudere la frazione avanti di tre punti 63-60 ma, soprattutto, di sfiancare i triestini in vista del quarto finale. Cosa che puntualmente avviene grazie a Piazza e Monaldi che continuano a rubare palloni, a fornire assist e a penetrare come vogliono in area triestina. Le bombe di Lilov e Sergio, che a 2:20 mette il timbro sulla gara con una schiacciata e, nota lieta, l’ultima tripla di Marchetti, entrato nel finale, chiudono la gara 89-68. Potremmo definire questa partita come il capolavoro tattico di coach Massimo Galli ma, onestamente, va sottolineato anche il grande solito cuore dei teatini. Ora si attende il derby a Roseto domenica prossima che, con molta probabilità, potremo vedere solo sui maxischermi. Sì ma… che differenza farebbe??? Se in casa, ad un prezzo simbolico di 12 €, il palazzetto resta semivuoto!!! Dove sono i giovani? Sveglia Chieti!!! Non capita sempre di avere una squadra in A2, non mi direte che preferivate il non basket degli ultimi vent’anni!!!
PROGER CHIETI Vs PALLACANESTRO TRIESTE (25-18, 38-41, 63-60) 89-68
CHIETI: Piazza 13, Allegretti 2, Marchetti 3, Sipala, Piccoli 2, Vedovato, Sergio 19, Lilov 12, Monaldi 18, Armwood 20. All. Galli.
TRIESTE: Parks 24, Bossi 13, Coronica 2, Ferraro, Pecile 6, Baldasso, Prandin 4, Pipitone 6, Canavesi 2, Zahariev 11. All. Dalmasson.
Stefano Tortoreto