“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Vittima o bancarottiere?
Gli avvocati di Angelini chiedono l'assoluzione per "Gola Profonda": «Ha detto sempre la verità»
AL SANITPOLI LA DIFESA ANGELINI CHIEDE L'ASSOLUZIONI. Al Sanitopoli, processo sul presunto maxi scandalo nella sanità privata abruzzese, è il turno dei legali del grande accusatore di Ottaviano Del Turco chidere l'assoluzione dei difensori. Secondo Sergio Menna, avvocato subentrato a processo in corso al posto di Sabatini Ciprietti, l'ex patron di Villa Pini, Vincenzo Maria Angelini, «è la vittima in questo processo, di condotte altrui». I pubblici ministeri, Giampiero Di Florio e Giuseppe Bellelli, hanno chiesto al termine della lunga requisitoria, lo scorso 12 giugno, la condanna a tre anni per l'ex re della sanità abruzzese. Assistito dalla collega Iole Di Bonifacio ha sottolineato anche le qualità de
MENNA: «ANGELINI E' CREDIBILE». Uno dei passaggi chiave dell'arringa difensiva è stato quando Menna ha sottolineato le qualità umane ed imprenditoriali del suo assistito, accusato dal tribunale di Chieti per una bancarotta fraudolenta da oltre 100 milioni di euro. «Angelini - ha detto l'avvocato pescarese - è un uomo estroso, estremamente intelligente, che aveva un patrimonio suo. Non è un peccato questo e non è neanche un reato. Non possiamo fare il processo alla ricchezza. Angelini è una persona credibile, lo dicono i fatti e i documenti. Chiediamo di valutare la sua credibilità». Si torna in aula venerdì anche se stato confermato lo sciopero degli avvocati.
Redazione Independent