“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
VITA E MORTE DELLA CONIGLIETTA CECATINA. Ieri mattina una delle due mie conigliette era adagiata sul pavimento del terrazzo di casa morta stecchita. Si chiamava "Cecatina" perché, quando me l'hanno data, non ci vedeva da un occhio. Così, dopo averla curata, la coniglietta era diventata arzilla e vispa, felice di scorrazzare nell'ampio terrazzo di casa, mangiare croccantini, carote e verdure. Purtroppo se ne è andata passando dalla vita alla morte improvvisamente senza manifestare sintomi di sofferenza. Di cosa sia morta non so, ma mi illudo che sia morta senza soffrire e penso che ogni coniglietto avrebbe il diritto di vivere come lei all'aperto e non in quelle anguste piccole gabbie dove vengono imprigionati e con cui vengono venduti come fossero merci, "but business is business as you now". Pochi coniglietti hanno avuto la fortuna che ha avuto Cecatina che mia figlia, empaticamente in sintonia con lei (essa per la grammatica ma non per me), la faceva entrare in casa che a lei (ripeto non essa), doveva sembrare un luogo affascinante pieno di tane tanto che ne aveva scovata una perfino dentro un divano da cui non era in grado di uscire. E soprattutto un luogo più ampio del terrazzo dove poter scacazzare a suo piacimento in lungo e in largo. Io, dopo essermi inutilmente arrabbiato con mia figlia (stavo per dire essa), a fatica la catturavo e la riportavo nel terrazzo dove c'era ad aspettarla l'altra coniglietta sua madre. A proposito delle cacatine che Cecatina produceva in quantità industriali, comincio a convincermi che lei, quando depositava quelle scure piccole paline a centinaia, lo faceva non per un bisogno fisiologico incontrollato, ma perché era felice e Cecatina, che ne produceva una quantità impressionante, doveva essere molto felice. Forse è morta di troppa felicità. Ora riposa in in un pezzo di terra dietro casa che ho adibito a cimitero degli animali . Infatti vicino a lei (non essa ribadisco), dorme "Signorinella", una cagnetta di un mio caro amico. Ma Cecatina andandosene non ha lasciato un vuoto in questa casa perché restano ancora in vita un cane non più giovane di nome Jack, dono di mio figlio, un vecchio gatto, di nome Gigino, dono di mia madre che ora non c'è più, due capre dai rispettivi nomi di Dante e Belatrice ed infine l'altro coniglietto che un nome ancora non ha.
C.M.