“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Vicenda Inceneritore. M5S: "Vogliamo le dimissioni del consigliere Mario Mazzocca"
Desta meraviglia la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sugli otto impianti di smaltimento dei rifiuti previsti dal Governo tra cui uno nel nostro Abruzzo. Sel: "Marcozzi è infantile"
ALLARME INCENERITORE IN ABRUZZO: I CINQUESTELLE CHIEDONO LE DIMISSIONI DI MAZZOCCA. “Immediate dimissioni del sottosegretario Mario Mazzocca”: è la richiesta avanzata dal Gruppo regionale del Movimento 5 Stelle, all’indomani della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto del Presidente del Consiglio di applicazione dell’art.35 dello Sblocca Italia (Decreto legge 12 settembre 2014, n. 133) relativo, tra l’altro, all’individuazione del fabbisogno residuo da coprire mediante la realizzazione di impianti di incenerimento con recupero di rifiuti urbani e assimilati. Tra gli otto inceneritori pianificati, ne viene previsto uno in Abruzzo, “contro ogni passata rassicurazione del sottosegretario Mazzocca”, ha sottolineato il Consigliere pentastellato, Sara Marcozzi, nel corso di una conferenza stampa tenuta oggi a Pescara. Secondo la Marcozzi, Mazzocca deve “dimettersi per manifesta inconsistenza politica e amministrativa”.“Solo chiacchiere quelle - continua Marcozzi- che ci ha propinato questo Governo Regionale che a parole si è sempre schierato contro l’inceneritore, ma che nei fatti non ha attuato alcuna misura possibile che scongiurasse questo pericolo, come approvare il nuovo PRGR o la nostra proposta di legge. Oggi, come se ciò non bastasse, continua nella sua propaganda a discapito dell’Abruzzo anche promuovendo il Sì al Referendum Costituzionale. Se vincesse il Sì, infatti, si costituzionalizzerebbe lo Sblocca Italia, contro il quale già pendono ricorsi avanti alla Corte Costituzionale, che priverà le Regioni di ogni competenza in materia di inceneritori e consentirà definitivamente tutto questo. La notizia dell'inceneritore in Abruzzo previsto dal Governo Renzi ci offre, un ulteriore motivo per sostenere il nostro NO alla proposta di riforma costituzionale sulla quale saremo chiamati a votare il prossimo 4 dicembre. L’Abruzzo- conclude Sara Marcozzi- ci appare in mano a un Governo disinteressato al bene pubblico, questa è l’ennesima prova che se non si tratta di cattiva gestione quantomeno si tratta di pericolosa superficialità. Del resto, il fatto che non esista più nella nostra regione un assessorato all’Ambiente la dice lunga sull’importanza che esso ricopre per il Governo regionale.”
MAZZOCCA: "L’INFANTILE SORTITA DELLA MARCOZZI E’ SEGNO CHE STIAMO FACENDO BENE". «Siamo abituati alle sortite sconclusionate della Marcozzi e ai suoi metodi di bassa demagogia». Interviene così il Sottosegretario con delega all’Ambiente Mario Mazzocca sulla questione del Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri sugli inceneritori, e ricorda alla Marcozzi come «la sua esternazione è l’ennesima ed evidente riprova della giustezza e della proficuità del lavoro che, nell’ambito del governo regionale, stiamo svolgendo ormai da tempo sul tema della salvaguardia ambientale in generale e sul tema specifico dell’economia circolare». «Ella – continua Mazzocca – mente spudoratamente quando chiede che "il nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti" debba prevedere solo "il 'recupero materia' escludendo la possibilità di incenerimento", cercando di addebitarci responsabilità altrui sulla vicenda del ‘Decreto inceneritori’. Abbiamo avuto più volte modo di sottolineare come il nostro PRGR preveda un unico scenario che è esclusivamente rivolto a principi di economia circolare e abbandona definitivamente quello dell’incenerimento della vecchia stesura di Piano ereditato dalla passata amministrazione. E’ già così dal novembre 2014, ma la Marcozzi finge di ignorare il fatto. Così come finge di ignorare come le direttive in esso contenute, attraverso specifiche azioni, siano state attivate nel corso del primo terzo della 10° Legislatura. Come? Lavorando alacremente, progettando e investendo 36 mln di euro per la realizzazione (ora in corso) di 208 interventi pubblici volti a: diffusione e potenziamento della raccolta differenziata (Delibera di Giunta DGR n. 1005 del 07/12/2015, per circa 1,5 mln €); prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti (DGR n. 1008 del 07/12/2015, per circa 1 mln €); “Infrastrutturazione della rete per la raccolta differenziata” (DGR n. 1009 del 07/12/2015, per circa 13,7 mln €); “Impianti di trattamento e compostaggio” (DGR n. 1010 del 07/12/2015, per circa 11,7 mln €); bonifica/messa in sicurezza di discariche pubbliche dismesse e siti inquinati” (DGR n. 1034 del 15/12/2015, per circa 1,1 mln €); interventi per la fornitura di attrezzature, realizzazione di isole ecologiche, attivazione raccolta differenziata porta a porta (DGR n. 1044 del 19/12/2015 e DGR n. 1111 del 29/12/2015, per circa 6,7 mln €); con tante altre iniziative settoriali che completano il quadro delle attività. Della serie, non vede solo chi non vuole vedere».
Redazione Independent