“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Via libera al biomasse
Colonnella. L'Arta dà parere favorevole: emissioni nella norma e procedure rispettate. I dubbi di "Aria Nostra"
COLONNELLA. VIA LIBERA AL BIOMASSE. Il Natale porterà nella comunità di Colonnella un regalo, più o meno desiderato: la certezza che l'impianto a biomasse si farà. Ad annunciarlo è lo stesso assessore all'Ambiente della Provinciale Francesco Marconi che ha diramato il parere favorevole dell’Arta, con buona pace del Comitato Aria Nostra. «La recente relazione tecnica rimessa dal distretto provinciale dell’Arta Abruzzo - ha spiegato l'assessore - consente di fugare molte preoccupazioni paventate dal Comitato Aria Nostra, anche in una recente lettera aperta a me indirizzata, e di rassicurare i cittadini di Colonnella in merito al progetto dell’impianto di produzione di energia elettrica da biomasse vegetali». Nel mirino degli ambientalisti ci sono le emissioni atmosferiche e gli effetti sulla salute umana, provocati dalla produzione di energia nel futuro impianto a biomasse.
EMISSIONIN ATMOSFERICHE. Per quanto riguarda i limiti alle emissioni in atmosfera la relazione dell'Arta avrebbe spiegato l’alimentazione dell'impianto è con syngas derivante da pirogassificazione di biomasse vegetali vergini, non classificabili come rifiuti”. Il syngas, si legge nel parere tecnico, sarebbe molto più “pulito” del biogas e “i limiti approvati dal competente Ente Regione Abruzzo risultano molto inferiori a quelli consentiti (ossidi di azoto circa il 25% del massimo) e comunque riferiti ad “impianto unico” di 6 Mw”.
EMISSIONI DI FORMALDEIDE. Per quanto concerne l’altro quesito sollevato dal Comitato, ossia la preoccupazione per le emissioni di formaldeide, la relazione tecnica evidenzia come il parametro più rappresentativo per dar conto della situazione emissiva degli impianti è quello del Toc, Carbonio Organico Totale, il cui limite previsto non è di 100mg/nm3 (in quanto si tratta di biomassa e non biogas) e, nel caso dell’impianto trattato, non c’è alcun limite specifico per il Toc. L’Arta fa presente che in regione Abruzzo e in provincia sono state rilasciate già autorizzazioni per tipologie impiantistiche simili e che il valore di 150 mg/m3 è in linea con precedenti autorizzazioni e che “in alcuni casi non si trattava di un limite da rispettare, ma solo di un parametro da controllare”. Per quanto riguarda la formaldeide, i tecnici ricordano che il limite massimo di emissione di questa sostanza inquinante è pari a 20mg7nm3, diminuito, per effetto della direttiva regionale per nuovi impianti, del 30%, per cui nessun nuovo impianto può emettere più di 14 mg/Nm3, sia o meno questo valore presente in qualsiasi Quadro Riassuntivo Emissioni (Qre) autorizzato. Si chiarisce, inoltre, che nel QRE sono indicate solo le sostanze plausibili tecnicamente. Tra l’altro, i tecnici fanno sapere che su migliaia di controlli effettuati sui più svariati impianti produttivi, è stata rilevata formaldeide a valori misurabili (dell’ordine di 5-15 mg/Nm3) solo su due o tre impianti, in cui si utilizzavano tonnellate di formaldeide, per cui si è deciso di eliminare questo parametro da quelli monitorati nel Qre.
MARCONI: «PROCEDURE RISPETTATE». Per l'assessore provinciale «la relazione dell’Arta atto alla Provincia di aver applicato tutte le prescrizioni previste per gli scarichi contenenti sostanze pericolose. Riguardo alle preoccupazioni sollevate dal Comitato circa l’uso di “rifiuti di vario tipo” per alimentare l’impianto di Colonnella anche queste non hanno motivo di esistere: l’autorizzazione rilasciata dalla Regione è esclusivamente per un impianto alimentato da cippato di legna e diversamente è evidente che sarebbe necessario avviare un iter autorizzativo ex novo e con un'altra procedura». Chiosa finale sulla presunta partecipazione societaria al progetto. «La ditta proponente e autorizzata dalla Regione alla costruzione e all’esercizio dell’impianto è la Sagitta Immobiliare Srl e non detengo alcuna quota nella società, come si evince dalla visura camerale».
Redazione Independent