“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Via il Ferro di Cavallo, il Comune dà l’ok alla demolizione
Masci parla di momento storico: “Stiamo realizzando un sogno”. Ma non sono chiari i tempi di realizzo di quanto promesso né, con precisione, che fine faranno i residenti
“Oggi abbiamo approvato la delibera per autorizzare l'abbattimento totale del Ferro di Cavallo. Le foto sono state scattate il 9 gennaio 2020, quando siamo andati a fare il sopralluogo in quell'area degradata insieme a Marsilio e Sospiri. In quell'occasione abbiamo assunto pubblicamente l'impegno che avremmo eliminato quello scandalo vergognoso che i cittadini perbene sopportavano da decenni. Da allora, con un lavoro sinergico tra Comune, Regione e Ater, abbiamo modificato la legge regionale per sfrattare chi aveva ricevuto condanne penali, abbiamo riqualificato circa 100 appartamenti dell'Ater, che erano abbandonati da decenni, dove abbiamo trasferito dal Ferro di Cavallo le famiglie che avevano diritto all'alloggio, abbiamo liberato gli appartamenti che erano occupati abusivamente e sfrattato le famiglie che non avevano più titolo per detenerli, e tra qualche mese butteremo giù quel cancro, figlio di anni di abbandono e trascuratezze delle periferie. L'opposizione, e mi dispiace molto, ha votato contro la delibera. Credo che nessuno, tranne noi, avesse mai pensato di abbattere il Ferro di Cavallo, sembrava un'altra sfida impossibile, anche questa la stiamo vincendo. Il giorno che la benna darà il primo colpo per abbattere il Ferro di Cavallo, io sarò sopra quel mezzo che abbatterà quel simbolo di degrado. Grazie a tutti quelli che stanno lavorando con me per realizzare un sogno”. Così il sindaco di Pescara Carlo Masci sul famigerato stabile di via Tavo simbolo del degrado della città adriatica e emblema dello spaccio h/24 in Italia come a il Parco Verde di Caivano o Tor Bella Monaca a Roma.