“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Verso le elezioni provinciali: clima "torrido" nel Pd pescarese
I "freddisti" fanno quadrato intorno a Di Lorito. Ma il sindaco di Abateggio è in cima alle preferenze dalfonsiste. Chi la spunterà?
VERSO LE ELEZIONI PROVINCIALI: CLIMA TORRIDO NEL PD PESCARESE. La partita per le prossime elezioni per scegliere il nuovo presidente della Provincia di Pescara si è trasformata in un feroce "braccio di ferro" tra i faraonici ed i freddisti. Se, infatti, il governatore Luciano D'Alfonso insiste sul sindaco di Abbateggio, Antonio Di Marco, come prossimo presidente dell'Ente più inutile dell'architettura amministrativa dello Stato, il deputato Antonio Castricone detto "Il Freddo" non intende fare marcia indietro e ritirare dalla competizione Luciano Di Lorito, primo cittadino di Spoltore.
La "gatta da pelare" è adesso nelle mani del segretario regionale Silvio Paolucci, il quale sta cercando di mediare fra le parti in vista delle elezioni del 12 ottobre. La questione della scelta del candidato presidente - le liste vanno presentate entro lunedì - si intreccia però con altre questioni aperte nel Partito Democratico pescarese.
Si deve infatti decidere, oltre al prossimo segretario regionale, anche se sostituire o meno la segretaria provinciale Francesca Ciafardini responsabile, a detta della base, del disastro delle elezioni a Montesilvano, la qunta città più popolosa d'Abruzzo.
Anche nel Comune di Pescara, così come a Spoltore e Penne, ci sono questioni politiche "aperte" e che chiedono una soluzione, in tempi brevi, altrimenti potrebbero portare all'esplosione le divisioni tra i castriconisti ed i dalfonsisti, al momento le anime più forti del partito.
Toccherà capire, dunque, come verranno affrontate e chi la spunterà.
Marco Beef