“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Verso Congresso PD, la Coppola affila gli artigli: «Serve vero rinnovamento»
Alexandra, 32 anni, collaboratrice dell'onorevole parlamentare Itzhak Yoram Gutgeld, è sostenuta da "mister preferenze" dell'hinterland pescarese Donato Di Matteo. Sarà il prossimo segretario democrat
VERSO IL CONGRESSO DEL 1 MARZO: LA COPPOLA AFFILA GLI ARTIGLI. Alexandra Coppola, 32 anni, collaboratrice dell'onorevole Itzhak Yoram Gutgeld, sfiderà il prossimo 1 marzo (congresso del Partito Democratico) Marco Rapino e Paolo Della Ventura per la segreteria regionale del Partito Democratico in Abruzzo. L'ultima riunione della Commissione Regionale per il Congresso ha infatti rilevato alcune irregolarità durante l’esame delle liste collegate al candidaro Alessandro Marzoli, escludendolo dalla compezione per la successione all'incarico attualmente ricoperto dall'assessore regionale al Bilancio e Sanità Silvio Paolucci
LE PAROLE DEL CANDIDATO. La Vice Segretaria Regionale uscente, membro della Direzione Nazionale del Partito Democratico, da sempre schierata al fianco di Matteo Renzi, conferma la sua volontà di conquistare l'obiettivo. “Negli ultimi giorni - commenta Alexandra - diversi dirigenti del partito stanno manifestando il loro gradimento per l’uno o per l’altro dei candidati alla segreteria. È positivo che provino interesse per le sorti future del PD abruzzese ma è bene tenere a mente che il rinnovamento deve avvenire davvero, con un cambio di squadra e soprattutto di approccio. L’esempio - continua la democrat- che è arrivato dal partito su base nazionale è forte e chiaro: se il partito si mostra capace di rinnovarsi e di aprirsi può prendere il 40% dei consensi; se invece preferisce fidarsi delle vecchie glorie e resta arroccato su un certo modo di fare politica, che guarda ai legami interni, si ferma al 25%, con buona pace delle ragioni di cui ci facciamo promotori".
CHI LA SOSTIENE. E' la stessa candidata a dire che intorno al suo nome c'è un'ampia convergenza. "La mia candidatura -rivela - ha un sostegno ampio, non limitato ad alcuni nomi interni. Al mio fianco ci sono amministratori, esponenti del partito e, soprattutto, iscritti e simpatizzanti. Il mio è un netto sì al Pd delle riforme con un ruolo centrale per i circoli e gli amministratori locali, attraverso una valorizzazione del territorio e delle diverse storie di chi lo anima. Questi sono i punti su cui far leva per affrontare eventuali e prossime sfide”. Insomma, gli ingredienti ci sono tutti: sarà lei a vincere il congresso?
Marco Le Boeuf