“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Ventitré famiglie aquilane evacuate dagli alloggi antisismici del progetto C.a.s.e
A soli otto anni dalla realizzazione delle New Town per i terremotati si scoprono ancora problemi che mettono a rischio la sicurezza e la stabiltà degli edifici
ULTIME NOTIZIE DAL CAPOLUOGO: 23 FAMIGLIE AQULANE EVACUATE DAL PROGETTO CASE. In piena campagna elettorale, a pochi giorni dal voto che consegnerà al Capoluogo d'Abruzzo un nuovo sindaco ed una nuova giunta comunale, ecco che scoppia una bomba destinata a far discutere. Nel primo pomeriggio di ieri, dagli alloggi antisismici del progetto C.a.s.e. di Coppito 2, sono stete evacuate ventitre' famiglie aquilane per complessive 67 unita' per infiltrazioni d'acqua che hanno reso le strutture a rischio di stabilita'. A disporre l'immediato allontanamento dagli alloggi antisismici provvisori - realizzati dopo il terremoto dell'Aquila del 2009, con 309 vittime e migliaia di feriti - la dirigente comunale, Enrica De Paulis, dopo un controllo di ordinaria manutenzione nel corso del quale e' stato trovato il piede delle travi portanti di legno marcio per un'infiltrazione di acqua piovana. Secondo la dirigente tale danno risalirebbe al momento della realizzazione del manufatto in quanto non sarebbe stata messa la guaina a protezione dei primi 20 centimetri dell'intonaco esterno. Al momento i cittadini sono stati ospitati in via temporanea all'hotel Amiternum, altri hanno scelto di alloggiare da parenti ed amici. Secondo la dirigente comunale, entro lunedi' gli sfollati troveranno adeguata sistemazione in altre strutture temporanee sicure. I controlli verranno estesi in altre new town, ben 19 quelle realizzate dal governo Berlusconi dopo il sisma.
CHE FINE HA FATTO IL PROCESSO PER I BALCONI CROLLATI? Recentemente il Gup del tribunale dell Aquila, Guendalina Buccella, ha disposto il trasferimento a Piacenza del processo per il crollo del balcone nella palazzina del Progetto Case di Cese di Preturo, che ha innescato il sequestro di altri 800 balconi con le stesse caratteristiche, secondo l'accusa realizzati con materiale scadente e difetti di costruzione. Nella citta' emiliana e' in atto un altro processo per il filone di inchiesta legata al legno utilizzato da un'azienda piacentina. Sono 37 gli indagati per il crollo avvenuto nel settembre 2014 a Cese di Preturo. A chiedere il trasferimento del processo, per incompetenza territoriale, sono stati gli avvocati difensori di uno degli imputati, Giampaolo Paraboschi, direttore generale dell'azienda piacentina Safwood, ditta fornitrice del legno per la costruzione del balcone crollato. Considerando dunque che i maggiori reati del complesso procedimento, truffa aggravata e frode nelle pubbliche forniture, secondo gli inquirenti sarebbero stati commessi a Piacenza, il Gup ha adottato questa decisione. A Cese di Preturo c'e' uno dei 19 quartieri del progetto C.a.s.e., il mega insediamento abitativo post terremoto per dare un tetto a circa 16 mila aquilani sistemati in circa 4.500 alloggi prefabbricati antisismici.
Redazione Independent