“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Veleni sul Premio Flaiano
Agorbruzzo accusa il patron Tiboni di ricatti. La Marchegiani (Pd) punta il dito sull'Amministrazione Mascia
VELENI SUL PREMIO FLAIANO TRASLOCATO A SPOLTORE. Non si placa la polemica intorno alla quarantesima edizione del Premio Flaiano che, per la prima volta dalla sua istituzione, non si svolgerà più al Cinema Teatro Massimo per una banale questione economica. «La cultura non può essere oggetto di ricatti né di aridi egoismi; la scelta del patron del Premio Flaiano, Edoardo Tiboni, di trasferire la kermesse culturale fuori dai confini comunali, sembra soltanto provocatoria e mira a mascherare evidentemente altri interessi». Questo il commento di Alessandro D’Alonzo, consigliere di circoscrizione, nonché membro del movimento politico “AgorAbruzzo”. «Intento – osserva ancora D’Alonzo – che lo stesso Ennio Flaiano avrebbe liquidato oggi con una battuta ironica e sarcastica. Crediamo invece che prima di lanciare ricatti o partorire sterili personalismi, oppure costruire a tavolino strumentalizzazioni politiche, sia necessario sedersi attorno a un tavolo e individuare una soluzione al problema. Sappiamo bene che oggi persiste un momento difficile per gli enti locali e per le associazioni culturali a causa dei tagli». Nella polemica sul trasferimento delle proiezioni cinematografiche presso il multiplex dell'Arca a Villa Raspa di Spoltore è intervenuta anche la consigliera del Partito democratico Paola Marchegiani che, come al solito, ha puntato il dito sull'Amministrazione Mascia. «Esistono eventi - ha detto l'ex assessore 'dalfonsiano' - storicamente presenti in una città come il Festival Internazionale del Cinema dei Premi Flaiano, che contribuiscono a creare una idea di cittadinanze quel senso di appartenenza che solo la cultura può dare. Oggi più che mai la nostra città ha bisogno di pensiero, e l'amore per il pensare si costruisce con la cultura. Pescara è nelle brume e nella nebbia, ha perso il suo splendore per l'impotenza e l'inadeguatezza dell'amministrazione Mascia e la perdita della rassegna cinematrografica dei Premi Flaiano è imperdonabile». Inevitabile la replica di Palazzo di Città che, tramite una nota, ha fatto sapere di dare sostegno al Premio Flaiano «non con le chiacchiere ma col denaro».
Marco le Boeuf