“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Uno... Due... Zero Province!
A L'Aquila si discute della riordino degli Enti. Prende corpo l'ipotesi l'accorpamento Aquila-Teramo e Pescara-Chieti
RIORDINO PROVINCE. LA RIUNIONE DEL CAL. All'odierna seduta del Consiglio delle Autonomie Locali (CAL) hanno partecipato 7 dei 19 sindaci invitati, con numero di abitanti superiore ai 10.000: Avezzano, Giulianova, Atessa, Lanciano, Vasto, San Giovanni Teatino e Martinsicuro. La riunione è iniziata con l'audizione del sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, che ha presentato una proposta che individua la possibilità di istituire una provincia unica regionale o, in subordine, la previsione di due province con caratteristiche demografiche, socio-economiche e territoriali equilibrate tra loro. In questo ultimo caso, quindi, prevedere L'Aquila-Teramo e Pescara-Chieti.
LE VARIE IPOTESI. Durante l'incontro sono emerse varie ipotesi dai Comuni presenti, tra cui la soppressione di tutte le province, il mantenimento della Provincia di appartenenza, ma gli interventi erano legati da un unico comune denominatore e cioè la salvaguardia del territorio, mantenendone l'equilibrio e l'attenzione alla riorganizzazione dei servizi, evitando di spogliare il territorio di uffici di rilevanza per il cittadino.
L'INTERVENTO DI CIALENTE. Anche il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, è intervenuto, formalizzando la proposta del suo Comune, nella quale si ribadisce la necessità di sopprimere le Province e di attribuire sempre più funzioni alle amministrazioni comunali ma al contempo, nel documento emerge un'apertura verso la possibilità L'Aquila-Teramo, considerando l'integrazione delle risorse dell'una e dell'altra realtà, che ne deriverebbe.
Reda Inde