“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Università d'Annunzio: 113 persone chiamate a restituire 8milioni
Dipendenti ed ex dipendenti dovranno restituire parti dei compensi percepiti negli ultimi anni. La contestazione è del ministero sul fondo accessorio d'Ateneo
UNIVERSITA' D'ANNUNZIO: NEL MIRINO 113 DIPENDENTI ED EX DIPENDENTI. Mansioni superieri, premi, compensi extra sugli inquadramenti a 113 tra attuali ed ex dipendenti dell'Università d'Annunzio a partire dal 2001 fino al 2013 per un totale di 8 milioni di euro. Un cifra finita al centro delle ispezioni ministeriali tenuta nei mesi scorsi che l'Ateneo D'Annunzio adesso ha intenzione di recuperare. Una intenzione annunciata nelle email che dalla direzione generale sono state indirizzate alle 113 persone beneficiarie dei pagamenti al centro del caso.
Il dirirettore genereale Filippo Del Vecchio spiega che: "Queste 113 persone devono aspettare che innanzitutto noi andiamo a verificare che sono state legittimamente percepite quelle somme. Se poi non è così noi agiremo a segnalare la questione ai revisori dei conti ed alla corte dei conti. Tutto questo è mirato comunque alla salvaguardia della massa delle persone che ha percepito la famosa Ima, sospesa a luglio, che invece è una erogazione prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro ma non era compresa nel fondo. La sua ricostruzione non è facine nè breve. Pertanto se noi potessimo contare su queste somme illecitamente erogate e metterle nel fondo carente andrebbe a beneficiarne la maggioranza degli altri dipendenti". Attualmente sono 350 i dipendenti dell'Ateneo "d'Annunzio" Chieti-Pescara ma è chiaro che se ci sono delle responsabilità, perchè le erogazioni non sono state decise dai dipendenti singoli, queste dovranno essere imputate a chi ha firmato quelle determine: cioè i dirigenti. Ed è su questo tema che vigilerà la Corte dei Conti per assicurare i responsabili alle loro responsabilità.
Redazione Independent