“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Una storia orribile online: incastrato giovane "cyber stalker" pedofilo recidivo
L'ultima vittima una 13enne molestata per circa tre anni. Nel pc del 25enne di Chieti anche tracce di materiale porno cruento
UNA STORIA ORRIBILE ONLINE. La Polizia di Chieti ha arrestato un giovane teatino con l'accusa di atti persecutori finalizzati ad ottenere un incontro con una ragazzina, adescamento online e sostituzione di persona. Le indagini condotte dalla Sezione Cyber Crime della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Pescara, sono state coordinate dal Centro Nazionale per il contrasto alla pedopornografia su internet. Il Centro, istituito presso la Sezione Cyber Crime della Polizia Postale e delle Comunicazioni del Ministero dell'Interno, coordina operativamente l'attività investigativa dei vari uffici, mantiene procedure di dialogo con le varie organizzazioni mondiali per perseguire comuni strategie di contrasto ai fenomeni di rischio della rete e aggiorna costantemente una black list di siti con contenuti pedopornografici collocati su macchine in territorio straniero e quindi sottratte alla diretta giurisdizione dello Stato per impedirne l'accesso in Italia.
LA DENUNCIA DELLA MADRE. L'operazione è stata avviata grazie alla denuncia da parte della madre della vittima. La donna ha racontato agli investigatori che la figlia, da circa tre anni e da quando era infraquattordicenne, aveva cominciato a subire continue e pressanti richieste sessuali da parte di un utente facebook. Gli accertamenti, partiti immediatamente, hanno permesso di ricostruire, almeno parzialmente ed in difetto, l'attività dello stalker che aveva inviato 1670 messaggi il cui tenore, indubitabilmente, era finalizzato ad ottenere incontri di tipo sessuale. La vittima, che temeva di poter essere avvicinata fisicamente dall'uomo, era entrata in un comprensibile stato depressivo e di ansia, poichè il cyber aguzzino non mollava la presa nonostante le sue suppliche disperate. La paura era quella di poterlo trovare sotto casa o essere seguita mentre tornava a casa e subire la perfonmance desiderata dal mostro. Seguendo le risultanze delle indagini telematiche gli uomini del compartimento di Polizia Postale e delle Telecomunicazioni sono riusciti, seppur con alcune difficoltà, ad individuare un giovane di 25 anni di Chieti già indagato per molestie, minacce e adescamento online in altre vicende.
ARRESTO IN CARCERE. Nella sua abitazione è stato sequestrato moltomateriale informatico dalla cui analisi è emerso che la tecnica seguita con la ragazzina vittima era stata usata con altre minorenni della provincia alle quali si era presentato con la classica richiesta di amicizia su facebook. Nel pc anche diverse tracce di ricerce di materiale pornografico cruento. Così il pm della Procura di L'Aquila David Mancini, ha richiesto l'adozione della misura cautelare in carecere per l'indagato, misura accolta e disposta dal Gip Romano Garganella.
Redazione Independent