“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Una storia di veleni e querele
Spoltore: un comune che stenta a 'maturare. Tiene banco il 'caso' D'Onofrio: «Di Lorito faccia chiarezza». Eh, già!
SPOLTORE TRA VELENI E QUERELE - E' una storia di "veleni&querele" che parte da lontano. Siamo nel 2009. A Spoltore comanda la Giunta del Sindaco Franco Ranghelli, eletto da una coalizione di centrosinistra (Ds, Margherita, Rifondazione, Udeur e qualche partito di centro) qualche annetto prima. Durante la legislatura, ad certo punto, succede qualcosa - c'è chi dice che è sul Prg che la coalizione si è spaccata - e si rompe "l'asse di ferro" tra Marino Roselli e Donato Renzetti: rispettivamente anime della Margherita e dei Ds che confluirono nel Partito Democratico. Ne seguì una guerra ferocissima, senza esclusione di colpi (denunce, querele, esposti, lettere anonime, volantinaggi, etc), e che ha visto socombere le anima Ds dall'amministrazione spoltorese e dell'allora presindente del Consiglio comunale, l'attuale sindaco, Luciano Di Lorito. Il resto è storia: la magistratura che rinvia a giudizio il sindaco Ranghelli per presunti abusi sull'urbanistica, il commissariamento del Comune e le nuove elelezioni amministrative del maggio scorso. Che cosa c'entra questo preambolo con il "caso D'Onofrio"? Ve lo spieghiamo noi di Abruzzo Independent attraverso un comunicato, inviato alla stampa, dai movimenti civici Prima Spoltore e Spoltore Libera.
IL "CASO" DOMENICO D'ONOFRIO - Stando alle ultime notizie - vox populi, vox dei - uno dei protagonisti di quelle ferocissime battaglie, Domenico D'Onofrio, ex assessore epurato, attualmente membro dell'Idv, nochè committente della campagna elettorale di Luciano Di Lorito sarebbe - condizionale d'obbligo! - stato rinviato a giudizio per diffamazione nei confronti dell'ex sindaco Franco Ranghelli. Sulla circostanza sono intervenuti i movimenti civici "Prima Spoltore" e "Spoltore Libera" che hanno chiesto al sindaco, Luciano Di Lorito (Idv), di fare chiarezza sulla vicenda. «Ci giungono notizie - si legge nel comunicato - che dicono che D'Onofrio è stato rinviato a giudizio dal p.m. dott. Di Florio per diffamazione nei confronti dell'ex sindaco di Spoltore Franco Ranghelli, nonchè nei confronti dell'amministrazione. Ora siccome Luciano Di Lorito condivideva la stessa strada politica (vedi la migrazione dal Pd all'Idv per le elezioni provinciali del 2009) sarebbe oppurtuno e nell'interesse dei cittadini che si facesse chiarezza sull'accaduto. Magari nel prossimo consiglio comunale». E, intanto, mentre ci si aggrappa su questioni di simile livello (beghe di paese), i problemi, quelli grossi, restano. I loro nomi? Vicenda Arca, i soldi che mancano dalle Casse del Comune, la Corte dei Conti, la famosa 'trasparenza'' - di cui tutti parlano ma di fatti se ne vedono poche -, la progettualità, l'interesse dei cittadini, l'inquinamento, la sostenibilità, il lavoro, l'identità di un Comune dormitorio, il rilancio del centro storico, il turismo, l'Ensemble, la qualità delle scelte, la comunicazione, il lavoro, l'economia, la disoccupazione, i fondi europei, il costo della burocrazia e la condivisione, con i cittadini, delle scelte da compiere. Per ora il giudizio (su tutti i protagonisti della vita politca spoltorese) non è sufficiente. Ma sono solo opinioni... libere e indipendenti!
Marco Beef