“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
UNA SETTIMANA DA SERIE A. Una settimana da Dio. O anche 7 punti in 7 giorni. Giusto per continuare a citare o ricordare titoli conosciuti. A chiudere il tris di gare giocate nell'ultima settimana, la partita di Cagliari che permette ai ragazzi di Stroppa di volare a centro classifica, mettendosi alle spalle un inizio di stagione disastroso. Vincere in Sardegna rappresenta un punto fondamentale della stagione, proprio per il fatto che, fino alla fine, il Pescara dovrà giocarsela anche e soprattutto contro squadre come il Cagliari per riuscire a mantenere la serie A. Un sogno, quello che si sta vivendo ultimamente in riva all'Adriatico. Un sogno che ha il nome di Weiss, che all'Is Arenas, subentrando a Quintero, ha cambiato completamente la gara. Prima si conquista la punizione con la quale Terlizzi manda in vantaggio il Pescara, poi costringe alla doppia ammonizione Rossettini, poi ancora sigla la rete che vale la vittoria finale. Peccato che tra sette giorni contro la Lazio proprio Weiss non potrà esserci per squalifica. Stroppa si è rimesso in carreggiata, mostrando a tutti che, forse, proprio tutto da buttare il suo Pescara non è. Difficile, oggi, non stare a pensare già a quanto accadrà domenica prossima con una squadra a disposizione, quella del Pescara, fragile sì, ma anche rinata dopo gli schiaffoni presi nelle primissime giornate di campionato. Dai Pescara, la strada è quella giusta.
FORMAZIONI E TABELLINO.
Cagliari 1
Pescara 2
Reti: 5'st Terlizzi, 31'st Weiss, 37'st rig. Pinilla
Cagliari: Agazzi, Perico (25'st Casarini), Ariaudo, Rossettini, Pisano, Dessena (8'st Cossu), Ekdal, Naingoolan, Sau (12'st Astori), Pinilla, Ibarbo. In panchina: Avramov, Avelar, Nené, Ribeiro, Casarini. All. Ficcadenti
Pescara: Perin, Zanon, Terlizzi, Bocchetti, Balzano, Nielsen, Colucci (27'st Blasi), Cascione, Quintero (42' Weiss), Vukusic (22'st Abbruscato), Caprari. In panchina: Pelizzoli, Capuano, Romagnoli, Bjarnason, Celik, Brugman. All. Stroppa
Ammoniti: Zanon, Weiss, Pisano, Ekdal, Blasi, Nielsen
Espulso: 10'st Rossettini
Arbitro: Damato di Barletta
LA GARA: PRIMO TEMPO. Pescara pericoloso al 5' con una grande intuizione dai 40 metri di Colucci che vede Agazzi fuori dai pali, ma la sfera non trova la porta di pochissimo. Anche Nielsen tenta la via del gol dalla distanza, ma questa volta è bravo Agazzi a bloccare. Quintero si vede per la prima volta al 19' con una bella punizione dai 30 metri, ma Agazzi è sempre pronto. Si vede il Cagliari poco dopo con un paio di conclusioni di Ibarbo che sorvolano la traversa, e con una staffilata di Sau che sporca i guanti di Perin. Poco prima del 40', Pescara in crisi con un paio di clamorose respinte di Perin e un palo di Dessena, tutto nella stessa azione: in questo caso i biancazzurri si salvano. Il Cagliari vede gli abruzzesi in difficoltà (costretti a sostituire Quintero con Weiss perché non stava giocando per la squadra) e pungono con Pinilla, ma Perin risponde da campione.
IL SECONDO TEMPO. Nella ripresa si comincia subito con la punizione vincente di Terlizzi (complice una doppia deviazione) e con l'espulsione di Rossettini (doppio giallo su Weiss), eventi che mettono i biancazzurri di avere l'inerzia della gara in favore. Terlizzi mette un'altra firma nella gara togliendo letteralmente dalla porta una punizione di Cossu che sarebbe andata diretta in rete. Allentano la pressione del Cagliari due conclusioni, di Vukusic e Caprari prima dell'uscita di Colucci per infortunio. A 31'st l'apoteosi per Weiss che insacca dopo un dribbling secco in area per il 2-0. Al 37'st Terlizzi ci mette la mano, ma in area, e l'arbitro concede il rigore messo a segno da Pinilla. Dopo una sofferenza infinita, allungata da 3' di recupero, il Pescara porta a casa il risultato pieno, con la piena soddisfazione di tutti. E ora c'è la Lazio all'Adriatico. Abbiamo detto tutto.
Fernando Errichi