COME SACCHI DELLA SPAZZATURA - Giovedi 10 maggio a largo dei Frentani (Pescara) precari di ogni età si infileranno in sacchi della spazzatura per 40 secondi a testimonianza del disagio e del timore per il futuro. L'idea è della CGIL la giornata nazionale contro il precariato. A latere dei vari eventi territoriali a carattere istituzionale - alle 21.30 a L.go dei Frentani a Pescara si terrà un concerto e l'incontro con Maurizio Landini della FIOM - c'è una iniziativa che si va sviluppando in maniera sotterranea e spontanea (sebbene incoraggiata da alcune tasche giovanili della stessa CGIL) ovviamente attraverso la Rete sociale. Si tratta di un FLASHMOB, una "protesta lampo" che un gruppo di persone compie in uno spazio pubblico e che si esaurisce nell'arco di pochi secondi.
UN GESTO SIMBOLICO - Un gesto semplice concreto, che mira a sensibilizzare Governo e opinione pubblica verso un grave e persistente problema che ormai riguarda figli e padri. Essere precari significa guardare al futuro con timore, non poter fare piani per la propria vita e nonostante l'annuncio del Governo di voler cancellare la precarietà con la riforma del lavoro ed estendere gli ammortizzatori sociali a livello universale, nei fatti l'azione attesa non vi è stata.
Neanche una delle 46 tipologie contrattuali atipiche è stata cancellata e non c'è alcuna regola chiara per impedire gli stage-truffa; la platea che potrà ricevere l'idennità di disoccupazione è la stessa di prima: rimangono ancora esclusi collaboratori, partite iva, associati in partecipazione, assegnisti di ricerca...