“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Una Bozza di Lista
Lanciano. Torna Ermanno Bozza, il principale avversario di Mario Pupillo: si presenterà alle Regionali con una civica
UNA BOZZA DI LISTA (PER LE REGIONALI). Torna Ermando Bozza, il principale avversario di Mario Pupillo alle comunali di Lanciano tenutesi due anni fa. Sì, "torna", perchè anche se è vero che l'ex assessore non se n'è mai andato, accomodandosi tra i banchi della minoranza in assise civica, è altrettanto innegabile che sia rimasto, in tutto questo tempo, abbastanza in disparte, tant'è vero che non si ricordano, da parte sua, note stampa o iniziative critiche nei confronti di questa amministrazione. Il ruolo di "grande oppositore", di fatto, in questi mesi è toccato al capogruppo del Pdl, Manlio D'Ortona. Ma adesso Bozza, anche approfittando di un Popolo della Libertà in frantumi a Lanciano, si è riaffacciato sulla scena politica, annunciando la costituzione di una lista civica che si presenterà alle regionali 2014.
MASCI HA FATTO SCUOLA. In pratica, Ermando Bozza segue l'esempio di un altro uomo di centrodestra, l'attuale assessore regionale Carlo Masci, che è partito da una lista civica cittadina ("Pescara Futura") per poi presentarsi, trionfalmente, alle regionali, dove "Abruzzo Futuro - Rialzati Abruzzo" è andato forte. L'avvocato pescarese, insomma, ha fatto scuola. Il nome del soggetto politico di Bozza non è stato ancora deciso, ma questo sembra essere l'ultimo dei problemi. Piuttosto, quale candidato governatore sarà appoggiato dai "Bozza boys"? D'Alfonso o Chiodi? Non si sa: per il momento Ermando si è limitato a dire che verranno valutate idee e programmi, e in base a quelli la sua lista deciderà con chi stare.
LA MODA DELLE LISTE CIVICHE. Nel 2011 Bozza, candidato sindaco per il centrodestra, è stato sconfitto perchè con l'attuale primo cittadino Pupillo si schierarono due candidati che non erano rientrati al ballottaggio: parliamo dell'attuale vicesindaco, Pino Valente, e dell'attuale presidente del consiglio comunale, Donato Di Fonzo. Entrambi, per la cronaca, si erano presentati con delle liste civiche, e a fare scalpore fu soprattutto il caso di Di Fonzo, già in passato assessore regionale con Forza Italia e dunque (ex) esponente del centrodestra. Di Fonzo dichiarò che i partiti erano finiti e che era arrivato il momento delle liste civiche. Bozza, evidentemente, deve pensarla allo stesso modo. Paradossi della politica e di fazioni (più o meno) contrapposte.
NO PDL, SI' EMICICLO. All'indomani delle elezioni, Bozza si è rifiutato di aderire al gruppo comunale del Pdl, preferendo diventare il capogruppo della sua lista civica (che si chiama, infatti, "Con Bozza sindaco"), e in sostanza non ha mai fatto opposizione. Eppure era un elemento molto importante della precedente giunta (l'amministrazione Paolini, che ha governato Lanciano dal 2001 al 2011), in quanto è stato assessore alle finanze. Allora perchè questo abbandono improvviso del Pdl? Molto probabilmente Bozza si era arrabbiato perchè una parte del suo schieramento lo aveva boicottato in campagna elettorale, e allora ha preferito tirarsi fuori. Lui, però, ha fornito un'altra motivazione: i partiti non danno più risposte soddisfacenti ai cittadini, dunque meglio le liste civiche. Sarà, ma noi prendiamo atto di un dato: dopo aver perso le elezioni, Bozza era praticamente scomparso. Ora, con lo sgretolamento del Pdl lancianese anche e soprattutto in consiglio comunale, potrebbe rientrare nei giochi con un ruolo di primo piano. Puntando all'Emiciclo.
Giuseppe Marfisi