“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Un Pelino avvantaggiata
Dopo Berlusconi e Quagliariello c'è l'imprenditrice dei confetti al Senato. Polemica in casa Popolo delle Libertà
IL GOVERNATOR PERDE LE STAFFE. "Scusate, ma perchè non parliamo anche un po' di programmi?". La domanda legittima posta da Paola Pelino ieri a Pescara, in occasione della presentazione della sua candidatura al Senato, è purtroppo caduta nel vuoto. La conferenza stampa della parlamentare abruzzese è stata caratterizzata anche dal siparietto che il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha inscenato con un giornalista. Il "Governator", infatti, ha perso la pazienza di fronte a una domanda sui mal di pancia interni al Pdl e, soprattutto, sui rumours secondo i quali la lista dei papabili senatori sarebbe stata modificata all'ultimo momento decretando Berlusconi capolista, Quagliariello secondo e Paola Pelino terza. Chiodi ha detto che le decisioni sono state prese da Roma, dopo di che Denis Verdini ha chiamato il "nostro" Filippo Piccone per comunicargli i nomi. A quel punto era troppo tardi per fare cambiamenti. Non si sta parlando solo della famosa "esclusione" dei pescaresi: le voci dei soliti ben informati parlano anche di un'inversione di posizioni tra Quagliariello e la Pelino, con quest'ultima che in griglia, originariamente, doveva venire subito dopo il Cavaliere.
LA CONFERMA DI PAOLA. La stessa imprenditrice della Valle Peligna ha indirettamente confermato questa cosa, ammettendo che Berlusconi le aveva "confidato l'intenzione" di averla come capolista dietro di lui, che poi ovviamente si sarebbe dimesso dal seggio abruzzese: “Non siamo noi a decidere le candidature abruzzesi, è il tavolo nazionale che lo fa”. Chiarito questo aspetto, si diceva appunto che la Pelino avrebbe voluto parlare di programmi, e invece alla fine ha solo spiegato perchè la gente dovrebbe votare per lei ("Sono l'unica vera abruzzese candidata al Senato") e perchè non dovrebbe votare per i "dissidenti" del centrodestra: Carlo Masci (Rialzati Abruzzo) "avrebbe dovuto continuare a stare nel centrodestra per formare una grande squadra", mentre Nicoletta Verì (Scelta Civica) "sarà inevitabilmente costretta a fare i conti con alcuni paletti che Monti le metterà". E Stefania Pezzopane (Pd), che la Pelino incontrerà il 6 febbraio per un dibattito televisivo su Rete8? "Ha già detto che lavorerà solo per L'Aquila". E se ce lo dice una sulmonese che si candida a Pescara... Insomma, la campagna elettorale è già entrata nel vivo. Ah, se vi può interessare sabato 8 Silvio Berlusconi sarà a Pescara.
Federico Di Sante