“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Un Museo d'Arte Immateriale a Spoltore, l'idea di PiuAbruzzo
L’associazione culturale propone di realizzare il primo "MAI" della storia della Regione Abruzzo nella cittadina a pochi passi da Pescara
A SPOLTORE UN MUSEO D'ARTE IMMATERIALE. L’associazione culturale PiuAbruzzo propone di realizzare a Spoltore il primo Museo d’arte Immateriale (MAI) della storia della Regione Abruzzo. L’idea del team di esperti e creativi dell’associazione è frutto di un’attentma analisi dei fenomeni artistici e delle eccellenze museali italiani, che sono realtà in estrema concorrenza tra loro, e prende libera ispirazione dalle Fabbriche del Vapore di Milano, ex vuoto urbano del capoluogo meneghino, che recentemente hanno ospitato la mostra di Vincent Van Gogh.
RECUPERARE IL MAMMUTH. Il presidente Marco Manzo chiede al Comune di recuperare uno spazio in stato di abbandono nel centro storico, ad esempio il Mammuth o il Palazzo del Vecchio Municipio, per rendere Spoltore un punto di riferimento per avanguardie culturali e tecnologie museali dell’intera area metropolitana. All’interno del Museo d’Arte Immateriale, infatti, sarà possibile programmare a costi molto bassi eventi di primissimo livello attraverso il semplice spostamento di files e energia, e senza dunque quegli oneri gestionali che sono a carico e spesso incidono in maniera devastante sui musei italiani.
TUTTE LE PIU' GRANDI MOSTRE. Con la sponsorizzazione del Mai si avrà la possibilità di vedere in realtà aumentata le personali di Frida Cahlo, Tamara de Lempicka, Chagal, Gaugain, Velasquez, Picasso, Modigliani etc. senza dover prendere aerei e affrontare viaggi verso i principali musei del mondo. Inoltre, con l’alta definizione di Sensory4, si consentirà una visione inedita e ravvicinata, maestosa, dei dettagli delle opere dei giganti dell’arte mondiale. All’amministrazione comunale è stata anche indicata la via finanziaria per raggiungere questo obiettivo in tempi brevi, ricorrendo agli strumenti offerti dall’Europa (Horizon), al mecenatismo e al crowdfunding.
Redazione Cultura