“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Umberto Di Primio presidente della Regione con il centrosinistra?
Il sindaco di Chieti potrebbe essere addirittura il successore di Luciano D'Alfonso. A patto, però, di fare (politicamente) il salto della quaglia
DI PRIMIO CI PROVA ALL'EMICICLO? La politica, per citare Antonello Venditti (anche se lui parlava di amori e non di giochi di partito), a volte fa "dei giri immensi". Oggi siamo a raccontarvi di un possibile scenario che somiglia a un discorso da fantapolitica, ma anche no. Protagonista: il sindaco di Chieti Umberto Di Primio, da pochi mesi rieletto alla guida del capoluogo teatino. Co-protagonista: il governatore Luciano D'Alfonso, ormai abituato alle "larghe intese". Tutto comincia qualche giorno fa, in occasione della visita di Renzi in Abruzzo che tanto ha fatto - e tuttora sta facendo - parlare. Quando il presidente del consiglio arriva a Chieti per visitare la Walter Tosto, il Faraone fa da gran cerimoniere e gli presenta Di Primio definendolo "un bravo sindaco" e aggiungendo: "Peccato che non stia con noi".
"DAI, UMBERTO, VIENI CON ME". Ora il punto è il seguente: come noto, il partito di Umbertone, cioè il Ncd, in realtà al momento "sta" con il Pd, visto che a livello nazionale governano insieme. A livello locale, invece, il Nuovo Centrodestra è avversario dei Dem e quindi, teoricamente, non potrebbe e non dovrebbe flirtare con loro. Ma Luciano, come dicevamo, è uno che riesce ad ammaliare un po' tutti; durante la sua ultima campagna elettorale ha portato diversi conservatori dalla sua parte, e noi stessi ci eravamo già occupati di un possibile patto con l'ex "governator" Gianni Chiodi. Ebbene, il quadro che si andrebbe eventualmente a delineare sarebbe quello di una probabile abdicazione di D'Alfonso in favore di Di Primio che, terminato il suo doppio mandato da sindaco, vorrebbe puntare alla presidenza della Regione.
QUE VIVA EL PRESIDENTE! Qualora Umberto accettasse di passare nelle file dei dalfonsiani, troverebbe un Luciano pronto a farsi da parte per candidarsi al Parlamento. In realtà, per provare a percorrere questa strada un po' assurda, ci sono da superare un bel po' di ostacoli, tenendo presente che Di Primio è sempre stato un convintissimo esponente della destra (fu anche assessore con Cucullo), e il suo passaggio al Pd appare, almeno allo stato attuale, davvero improbabile. Più fattibile una lista civica di centro, ma come faresti poi a giustificare ai tuoi sostenitori questo clamoroso cambio d'idea (e di schieramento)? Staremo a vedere, tenendo presente che le vie di D'Alfonso sono infinite, e quindi il presidentissimo potrebbe tirare fuori - ancora una volta - uno dei suoi colpi di teatro o, in alternativa, compiere un nuovo miracolo. Elettorale, si intende.
Il corriere teatino