“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Tutti assolti nella Rifiutopoli d'Abruzzo. I perchè nelle motivazioni della sentenza
AbruzzoIndependent.it pubblica le "ragioni" del tribunale di Pescara. Gli imputati erano accusati di reati gravissimi
TUTTI ASSOLTI NELLA RIFIUTOPOLI D'ABRUZZO: I PERCHE NELLA SENTENZA. In esclusiva per i lettori di AbruzzoIndependent.it la sentenza che ha scagionato gli imprenditori Rodolfo Di Zio ed Ettore Ferdinando Di Zio accusati di reati gravissimi, nell’ambito della cosiddetta ‘Rifiutopoli d’Abruzzo’, insieme all’ex assessore regionale alla Sanita’ Lanfranco Venturoni, all’onorevole di Forza Italia Fabrizio Di Stefano ed all’ex amministratore delegato della societa’ Team Teramo Ambiente Vittorio Cardarella (tutti assolti).
Il collegio giudicante del Tribunale di Pescara, presieduto dal giudice Angelo Zaccagnini, ha ritenuto “inconsistenti o sfornite di prove” le accuse formulare dai magistrati pescaresi Anna Rita Mantini e Gennaro Varone circa un “piano di svuotamento della societa’ Team” che sarebbe stato messo in atto, “per far ottenere alla Deco, senza il ricorso al metodo dell’evidenza pubblica, l’affidamento dell’appalto per la costruzione e la gestione di un impianto di bioessiccazione” da realizzarsi nella provincia di Teramo.
Gli imputati erano accusati, a vario titolo, per reati di corruzione, istigazione alla corruzione, abuso d’ufficio, peculato, turbativa d’asta e millantato credito.
Redazione Independent