“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Truffe sul web: tre in manette
Acquistavano su internet preziosi orologi "Rolex" con assegni e documenti falsi. I carabinieri: «truffatori seriali»
TRUFFE SUL WEB: TRE ARRESTI - Questa mattina, alle ore 8 circa, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pescara hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. di Pescara Dott. Luca De Ninis, su richiesta del P.M. Dott. Gennaro Varone, tre truffatori. In manette sono finiti Mattia Ferri, 25 anni, residente a Montesilvano, pregiudicato; Angelica Ferretti, 26 anni, residente a Montesilvano, pregiudicata; Paolo Rave, pescarese, 32 anni, pregiudicato.
LE ACCUSE - I tre giovani sono ritenuti responsabili dei reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, ricettazione, sostituzione di persona, falsità materiale commessa da privati e falsità in scrittura privata, poiché, nel periodo compreso tra i mesi di dicembre e gennaio 2012, si sono associati tra loro al fine di commettere una serie di reati contro il patrimonio, in danno di titolari di annunci commerciali on-line.
ROLEX E ASSEGNI SCOPERTI - Nello specifico, il 13 ed il 30 dicembre 2011, i tre complici hanno hanno acquistato, rispondendo ad annunci pubblicati su internet, due orologi “Rolex” pagati mediante assegni bancari. Entrambi i venditori, all’atto di versare i titoli di credito, hanno però scoperto che questi erano contraffatti. Le indagini hanno fatto emergere che oltre ai titoli di credito, anche i documenti usati erano stati falsificati: entrambi oggetto di furto, erano state cambiate le foto applicate.
UNA BANDA CAPACE DI TRUFFARE - La banda di truffatori era ben attrezzata ed in grado di falsificare documenti, titoli di credito e quant’altro servisse a mettere in atto i disegni criminosi. Tali operazioni venivano effettuate utilizzando apparecchiature informatiche e software per il fotoritocco, rinvenuti poi dai militari durante una perquisizione domiciliare. Inoltre, nell’appartamento di Montesilvano, che la banda utilizzava come base operativa, sono stati sequestrati, oltre ai documenti contraffatti, circa 200 polizze assicurative in bianco, anch’esse precedentemente rubate.
MODUS OPERANDI ANCHE PER LE AUTO - Gli associati erano soliti utilizzare il medesimo modus operandi anche per acquistare e rivendere autovetture. Nel mese di novembre 2011, infatti, i malviventi sono stati denunciati dai militari del N.O.RM, per il reato di truffa aggravata in concorso, perpetrata ai danni del titolare di un autosalone di Chieti dal quale avevano acquistato, pagandola con tre assegni falsi, una Audi A5 usata. Successivamente, i tre complici avevano rivenduto l’auto ad un commerciante di Pescara, ricevendo da questi un’autovettura di minor valore ed un assegno di euro 7.000 euro Come di consueto, i truffatori si erano presentati sotto falso nome esibendo documenti contraffatti.
ARRESTI DOMICILIARI - Gli arrestati, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni di residenza. Nel corso dell’attività odierna, inoltre, è stata sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di dimora, per aver concorso con i consociati in alcuni episodi delittuosi tra quelli descritti, D.A., 26enne di Sambuceto (CH), incensurata.
Redazione Independent