“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Troppo testosterone?
Montesilvano. Sette assessori uomini e nessuna donna, pronto il ricorso: «L'unica novità è 'Nduccio»
MONTESILVANO. PRESENTATO RICORSO CONTRO LA GIUNTA. Non è piaciuta all'opposizione più a sinistra - «Ma va?», dirtete voi, «non sono al Governo» - la decisione del sindaco Attilio Di Mattia di aderire "armi e consiglieri Idv" al Partito Democratico come pure quella di nominare una Giunta 100% maschile: cioè sette assessori uomini e nessuna donna. «Il sindaco Di Mattia - si legge nella nota inviata dal Montesilvano Beni in Movimento, Prc e Verdi - dopo aver bocciato il lavoro dei propri assessori ha sostanzialmente confermato la vecchia giunta, cedendo alle pressioni di PD e UDC e con la benedizione di Luciano D'Alfonso». Secondo Amanda De Menna (Segreteria regionale PRC Abruzzo), Viola Arcuri (Comitato Politico Regionale PRC Abruzzo), Corrado Di Sante (“In movimento per i beni comuni Rifondazione-Verdi”) e Michele Castellano (Segretario PRC Montesilvano) a Montesilvano non c’è stato il rinnovamento, anzi si sarebbe riproposto il vecchio sistema tanto combattuto durante la campagna elettorale. «La nuova-vecchia giunta fa davvero ridere - spiegano gli scriventi - È solo la nomina ad assessore di ‘Nduccio ad innalzare il livello della squadra di Di Mattia». Intanto nei prossimi giorni verrà presentato un ricorso contro questa giunta che esclude le donne, come peraltro previsto anche dallo Statuto comunale che all'Art.1 prevede “la promozione, l'attuazione di azioni positive per le donne, che rimuovendo gli ostacoli esistenti alla realizzazione della pari opportunità, tendano a favorire l'occupazione femminile e l'uguaglianza sostanziale fra uomini e donne”. «Ormai - concludono - in Italia c’è una giurisprudenza consolidata che afferma l’esatto contrario di quanto fatto dal sindaco Di Mattia. E sono numerosissime le Giunte regionali e comunali senza donne, azzerate dalla Giustizia Amministrativa». Insomma: c'è troppo testosterone a Montesilvano.
Marco Beef