“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Trifuoggi l'aveva previsto che sarebbe arrivata la "tempesta"
Ennesima inchiesta della magistratura aquilana sui lavori post-sisma. Ai domiciliari l'ex vice-sindaco di L'Aquila e un imprenditore per l'oratorio Don Bosco
TERREMOTO GIUDIZIARIO SU L'AQUILA: ANCORA UNO SCANDALO PREVISTO DA TRIFUOGGI. Ennesima inchiesta della magistratura aquilana su presunte irregolarità nei lavori del post-sisma del 6 aprile 2009 con quattro misure cautelari, tra cui anche l'ex vice sindaco dell'Aquila e assessore con delega all'urbanistica Roberto Riga e un imprenditore, rispettivamente responsabili del reato di corruzione e di concorso. L'inchiesta riguarda i lavori di ricostruzione dell'Oratorio Don Bosco di proprietà dell'Opera Salesana del valore di 28.500.000 euro. A coordinare questo nuovo filone sono il procuratore capo Fausto Cardella e il pm David Mancini.
Sono stati sequestrati inoltre beni nella disponibilità dell’amministratore pubblico per circa 58.000 euro, pari all’illecito profitto connesso al reato di corruzione. Nel mirino della magistratura aquilana i rapporti bancari del politico e della famiglia che evidenzierebbero movimenti sospetti.
Qualche settimana fa l'attuale braccio destro del sindaco Massimo Cialente, il magistrato Nicola Trifuoggi, aveva previsto l'arrivo di un'altra tempesta giudiziaria nel Capoluogo d'Abruzzo. E tanto è stato e, aggiungiamo noi, non sarà nemmeno l'ultimo tenendo sempre a mente la buona fede degli indagati fino a prova contraria.
Redazione Independent