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Tribunale di Teramo dichiara fallito Cirsu, un crack da 15milioni
Si chiude definitivamente con la procedura fallimentare il consorzio per la gestione dei rifiuti di cui sono soci i Comuni di Bellante, Morro D'Oro, Notaresco, Mosciano, Giulianova e Roseto
FALLITO IL CIRSU, CRACK DA OLTRE 15 MILIONI DI EURO. Il Tribunale di Teramo, nella persona del giudice fallimentare Giovanni Cirillo, ha decretato oggi il fallimento del Cirsu, il consorzio per la gestione dei rifiuti di cui sono soci i Comuni di Bellante, Morro D'Oro, Notaresco, Mosciano, Giulianova e Roseto. Con lo stesso dispositivo il giudice ha nominato curatori fallimentari i commercialisti Gabriele Bottini ed Eda Silvestrini e l'avvocato Carlo Arfè, fissando la data del 15 dicembre per l'adunanza di approvazione dello stato passivo.
BOCCIATA LA SCISSIONE SOCIETARIA. Lo scorso 30 gennaio il Tribunale di L'Aquila - Sezione Imprese - aveva rigettato il reclamo proposto da Cirsu S.p.A. contro l'ordinanza del Tribunale che ha negato l'autorizzazione alla scissione della stessa societa' in favore di Nuova Era S.p.A. La notizia era stata resa nota dalla Deco, azienda abruzzese operante nel settore ambintale dal 1989.
PASSIVO DA 15 MILIONI? Il giudice aquilano, rigettando il reclamo proposto da Cirsu S.p.A. - si leggeva nella nota della stessa Deco - ha ribadito in modo ancora piu' puntuale quanto pronunciato con propria Ordinanza: segnatamente in "ordine al pericolo di pregiudizio per i creditori". I creditori, complessivamente, vantano secondo il Piano di ristrutturazione proposto dalla stessa Cirsu S.p.A. e omologato dal Tribunale di Teramo, l'ingente somma di 15.136.919 euro.
Redazione Independent