“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Trenta centimetri di alghe sulla riviera sud di Pescara
Gli addetti di Attiva hanno provveduto a recupero durante tutta la notte. Il biologo: "C'è concime nell'acqua del fiume che finisce in mare"
LUNGOMARE SUD INVASO DALLE ALGHE: TUTTA COLPA DEL CONCIME. Nella notte tra venerdì e sabato il tratto tra lo stabilimento Le Canarie e Circolo della Vela è stato invaso da 30 centimetri di alghe. Gli addetti della societa' Attiva hanno provveduto al recupero lavorando tutta la notte e hanno trasportato il materiale per lo smaltimento presso la ditta Icro di Atri. "Si tratta del fenomeno dell'eutrofizzazione, cioe' una proliferazione delle alghe - spiega il biologo Giovanni Damiani, esperto di ecologia del mare - che si verifica periodicamente. La crescita e' stimolata da due fattori: la presenza di 'concimi' che vengono trasportati dai fiumi, e li' siamo nei pressi della foce del fiume, e l'attivita' metabolica accelerata dal caldo. E' un fenomeno normale e non c'e' nulla di preoccupante". "Tra l'altro - aggiunge l'esperto - si tratta di macroalghe e questa e' una fortuna perche' possono essere rimosse. Diversa, invece, la situazione per le microalghe, come accaduto a Martinsicuro (Teramo), che, invece, danno quella colorazione marrone o gialla all'acqua. Le alghe rimosse generalmente vengono utilizzate per il compost, che e' estremamente nutritivo per le piante, ma ci sono anche altri utilizzi - conclude Damiani -: in alcune zone del Nord, ad esempio, vengono usate per produrre una carta molto pregiata".
Redazione Independent