“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Trenta centimetri di alghe sulla riviera sud di Pescara
Gli addetti di Attiva hanno provveduto a recupero durante tutta la notte. Il biologo: "C'è concime nell'acqua del fiume che finisce in mare"
LUNGOMARE SUD INVASO DALLE ALGHE: TUTTA COLPA DEL CONCIME. Nella notte tra venerdì e sabato il tratto tra lo stabilimento Le Canarie e Circolo della Vela è stato invaso da 30 centimetri di alghe. Gli addetti della societa' Attiva hanno provveduto al recupero lavorando tutta la notte e hanno trasportato il materiale per lo smaltimento presso la ditta Icro di Atri. "Si tratta del fenomeno dell'eutrofizzazione, cioe' una proliferazione delle alghe - spiega il biologo Giovanni Damiani, esperto di ecologia del mare - che si verifica periodicamente. La crescita e' stimolata da due fattori: la presenza di 'concimi' che vengono trasportati dai fiumi, e li' siamo nei pressi della foce del fiume, e l'attivita' metabolica accelerata dal caldo. E' un fenomeno normale e non c'e' nulla di preoccupante". "Tra l'altro - aggiunge l'esperto - si tratta di macroalghe e questa e' una fortuna perche' possono essere rimosse. Diversa, invece, la situazione per le microalghe, come accaduto a Martinsicuro (Teramo), che, invece, danno quella colorazione marrone o gialla all'acqua. Le alghe rimosse generalmente vengono utilizzate per il compost, che e' estremamente nutritivo per le piante, ma ci sono anche altri utilizzi - conclude Damiani -: in alcune zone del Nord, ad esempio, vengono usate per produrre una carta molto pregiata".
Redazione Independent