“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Tre veterinari alla sbarra
Teramo. Grazie alla Lega del Cane rinviati a giudizio per maltrattamento di animali, truffa, omissione e falsità
TERAMO. DENUNCIATE CINQUE PERSONE. Importante vittoria della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, ammessa dal GUP del Tribunale di Teramo Domenico Canosa, quale parte civile nel processo intentato dalla Procura della Repubblica contro tre veterinari della Asl di Teramo e due esponenti di un’associazione animalista teramana, tutti rinviati a giudizio, grazie ad una inchiesta cui ha dato impulso la sezione teramana della Lega del Cane con un esposto del 2010.
I CAPI D'ACCUSA. I capi di accusa, che dovranno essere provati nel dibattimento, sono molteplici, e vanno dal maltrattamento agli animali alla truffa, dall'omissione di atti d'ufficio alla falsità ideologica. Secondo la Procura, 64 cani e 70 gatti sarebbero stati costretti a vivere ammassati in ambienti angusti, privi dei requisiti previsti dalla legge ed in precarie condizioni igienico sanitarie, mentre l’associazione che gestiva la struttura, anche grazie a mancati controlli, avrebbe beneficiato di ingenti contributi pubblici per la lotta al randagismo.
GLI INDAGATI. Tra i rinviati a giudizio Lino Antonini, responsabile dell'unità di randagismo dell'Asl; Vincenzo De Sanctis, direttore del dipartimento di prevenzione e responsabile del servizio sanità animale dell'Asl; Pasquale Striglioni, responsabile del servizio igiene degli allevamenti e produzioni zootecniche, e le esponenti dell'associazione che gestiva la struttura di ricovero Antonella Picca e Gabriella Villanova, quest'ultima imputata anche di esercizio abusivo della professione, perché, secondo l’accusa, anziché nominare il Veterinario responsabile della struttura previsto dalla legge, si sarebbe sostituita al medico nella gestione sanitaria degli animali, effettuando esami diagnostici e somministrando trattamenti terapeutici di esclusiva competenza del medico. Sempre secondo l’accusa, a causa dei maltrattamenti agli animali, sarebbero derivati gravi danni alla salute di questi ultimi e la morte di venti gatti.
LA PAROLA DEI LEGALI. «Da anni, la Lega del Cane – afferma Catia Durante presidente LNDC sezione di Teramo - è impegnata a smascherare i purtroppo frequenti casi di animali maltrattati in strutture non idonee e si batte affinché questa piaga trovi una soluzione garantendo il benessere degli animali, denunciando abusi e sollecitando soluzioni alternative alla detenzione a vita degli animali in ricoveri che in realtà sono imprese chiuse e non controllate». Dello stesso avviso anche il legale dell'associazione. «La Lega Nazionale per la Difesa del Cane – dichiara Michele Pezone avvocato dell'associazione - esprime soddisfazione per l’ennesimo passo verso l'accertamento della verità».