“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
«Tre giorni senza luce»
Un lettore denuncia i disservizi dell'Enel nella Val Vibrata e minaccia il ricorso alle vie legali. Leggete la sua storia
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO - Com'è nostra abitudine pubblichiamo una lettera denuncia di Stefano Flajani, dalla Val Vibrata, in provincia di Teramo, che ci racconta dei disservizi della rete elettrica e dei problemi causati dal maltempo. Scrive Stefano Flajani: «Io sono uno delle tante malcapitate vittime dei disservizi dell’ENEL (distribuzione). Con il recente maltempo la linea elettrica si è “scapitozzata”, nel senso che i pali della linea elettrica non hanno retto. Risultato? Da venerdì 10 febbraio (sera) a mercoledì 15 febbraio (sera), sono rimasti senza corrente elettrica, quindi acqua, riscaldamento ecc. alcuni nuclei familiari, tra cui il mio. Tempo effettivo occorso per la riparazione: Sei ore!
In sei ore l’impresa COGET ha creato, sì, una nuova linea comprensiva di pali e fili elettrici. Sei ore contro cinque giorni di difficoltà, disagi, di freddo. Mentre l’impresa stava immettendo corrente alla linea, arrivano due operai dell’ENEL che “bloccano” il ripristino, accampando giustificazioni prive di realtà oggettive. Scevre da qualsivoglia considerazione perché ogni mezz’ora che passava, le giustificazioni variavano, si contraddicevano e, finalmente, dopo numerose telefonate, arriva il signor “responsabile” dell’ENEL di Giulianova che, a suo dire, può riconoscere la “funzionalità” di un cavo elettrico (sospeso a 4 metri da terra), con un solo sguardo!
Lo stesso cavo che a dire di tutti i tecnici dell’ENEL intervenuti, prima non era da sostituire, poi sì, poi no, poi … boh, forse lo hanno dimenticato pure loro. Tant’è che è ancora lì. Intanto le ore passavano inutilmente, e l’ennesima notte con il gelo arrivava.
In una situazione di emergenza, come, purtroppo, l’hanno vissuta in tanti, l’ENEL “preferisce” effettuare interventi come la sostituzione dei contatori, senza tenere in minima considerazione il fatto che bambini e persone anziane stanno al freddo, al buio e senz’acqua, mentre LORO discutevano, prolissamente, sul da farsi. La sostituzione dei contatori era una emergenza? La sostituzione dei pali era stata programmata da anni, perché non è stata effettuata prima?
Qualcuno mi ha detto che in occasione delle “emergenze”, si opta per operare interventi del tutto ininfluenti alla vera emergenza, solo per lucrarci sopra. Non so se sia vero.
Se al posto di noi “comuni mortali”, ci fosse stato qualcuno che “conta”, qualcuno di “importante”, avrebbe dovuto sopportare tutti i tira e molla sul da farsi? Tira e molla protrattisi per quasi una settimana! Mentre noi “comuni mortali” eravamo al freddo ed al gelo!
Il “signor Responsabile” di Giulianova si è vantato di passare un giorno sì, ed un giorno no, in Tribunale per rispondere ai procedimenti intentati all’ENEL dai “comuni mortali”. C’è qualcosa che non torna: se i Cittadini si vedono costretti ad adire le costosissime vie legali per il riconoscimento dei loro veri, o foss’anche, presunti diritti, qualcosa non và.
E’ un po’ troppo trascorrere metà del proprio tempo di lavoro, da noi utenti pagato, in Tribunale, invece di provvedere al buon e fluido andamento del servizio pubblico, che dovrebbe essere adoperato dall’ENEL DISTRIBUZIONE S.P.A. Così si eviterebbe l’intasamento giudiziario ed il malcontento Popolare. Compresi tutti i soldi che i Cittadini devono anticipare per poter vedersi riconoscere i propri diritti».
Red. independent