“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Trasporti: TUA, i sindacati sono sul piede di guerra
Nota congiunta di FILT CGIL, FIT CISL, UIL Trasporti e FAISA CISAL: "Vogliamo un'azienda efficiente che non sia un peso per la collettività"
LA TUA ALL'ANNO ZERO. "Dopo una prolungata attività di trattativa seria, convinta, motivata, per certi versi anche estenuante che ha prodotto un risultato brillante, la nascita dell'azienda unica e la firma del contratto di secondo livello di TUA, tutto potevamo aspettarci fuorché di assistere a una lite tra minoranza e maggioranza". Lo affermano, in una nota congiunta, le sigle sindacali FILT CGIL, FIT CISL, UIL Trasporti e FAISA CISAL, che si sono impegnate negli ultimi sei anni perché si procedesse alla creazione di un'azienda unica per il TPL. "Non era infatti procrastinabile - dicono i sindacati - la situazione che vedeva insistere in Abruzzo tre società pubbliche, tutte della regione, che operavano anche in concorrenza tra loro con evidenti costi ed influenze politiche spesso scellerate nelle scelte industriali".
LA SITUAZIONE. Il problema, però, è stato che TUA è nata "non in un contesto di tranquillità, ove ogni azione di programmazione potesse essere pensata, riflettuta, discussa, ma in un vero e proprio contesto di emergenza. A distanza di mesi dalla avvenuta fusione delle tre società, e a un anno dall'inizio del procedimento, la situazione economico-finanziaria è ancora immutata. I ritardi con cui il governo centrale trasferisce le risorse alle regioni sta adesso determinando il grave ritardo con cui Regione Abruzzo eroga le contribuzioni quadrimestrali alle società di TPL. Certo le motivazioni per fornire giustificazioni ci sono tutte ma ai dipendenti delle società pubblica e private che hanno fatto il loro dovere poco aiutano le giustificazioni o i trasferimenti di responsabilità quando si trovano ad avere difficoltà nelle proprie case per non aver riscosso il salario mensile. Dopo la nostra richiesta di urgente convocazione alla Regione è giunta la notizia che la Regione stessa provvederà ad anticipare le risorse necessarie per l'erogazione delle retribuzioni ed è stato fissato un incontro per lunedì prossimo presso la sede di viale Bovio a Pescara con il Consigliere Delegato Camillo D'Alessandro".
L'IMMOBILISMO DIRIGENZIALE. Intanto nell'azienda si vive "in un clima di totale disorientamento con una dirigenza che ha innescato una interminabile melina su tutte le partite aperte senza che nessuno provveda a scuoterne gli animi e a risolverne le invidie interpersonali tra gli stessi dirigenti divenute ormai di pubblico dominio. Nemmeno le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione producono effetti visto che ad esempio il bando per la ricerca del nuovo direttore generale non è stato ancora nemmeno pubblicato con le ovvie ripercussioni sull'organizzazione aziendale che vede permanere ancora quella delle tre aziende originarie con tutte le diseconomie del caso. Si nicchia persino sulla stessa applicazione delle soluzioni di risparmio offerte dal nuovo contratto e sulla cancellazione delle corse non contribuite con l'adozione di un necessario riordino dei programmi di esercizio".
ECCO PERCHE' ALZANO I TONI. I sindacati, quindi, si trovano a segnalare "una situazione paradossale che, se da un lato ha registrato un provvidenziale impulso con il cambio del governo regionale, oggi si trova impantanata da una strategia permeata di immobilismo che se non fosse strategia, sarebbe solo pura incapacità e la seconda ipotesi ci spaventa più della prima". Le organizzazioni sindacali vogliono "aiutare la Regione Abruzzo a dotarsi di un'azienda efficiente che sia una risorsa e non un peso per la collettività, che trasporti gli abruzzesi in totale sicurezza e tempestività, che offra alle imprese un servizio di approvvigionamento dei materiali e di spedizione delle produzioni a basso costo e in totale affidabilità. Il nostro obiettivo è fornire alla politica e alla Presidenza di TUA ulteriore forza per rimuovere situazioni non più consentite e avere il coraggio di proseguire nelle scelte".
Redazione Independent