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Trasporti, D'Alfonso convince Lupi: «Aeroporto Pescara resta nazionale»
Lo scalo aereo d'Abruzzo resta nei 37 aeroporti italiani d'interesse nazionale. Ma resta la minaccia di Ancona
AEROPORTO PESCARA RESTA NAZIONALE. L'Aeroporto di Pescara si conferma di interesse nazionale e resta nella rete dei 37. La notizia è stata resa nota dal presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, di ritorno dall'incontro che i Presidenti hanno avuto stamattina a Roma con il ministro alle Infrastrutture, Maurizio Lupi, per definire l'intesa sullo schema di Dpr recante: "Individuazione degli aeroporti di interesse nazionale". Come ha ulteriormente spiegato D'Alfonso, l'Aeroporto di Pescara è stato inserito nel bacino di traffico del Centro Italia, insieme a Roma-Fiumicino, Roma-Ciampino e Perugia. All'interno dei suddetti bacini, gli aeroporti dovranno esercitare un ruolo ben definito, sulla base della loro specializzazione e vocazione. L'intesa raggiunta sarà portata all'approvazione definitiva della prossima Conferenza delle Regioni. "No ad una proliferazione di stampo ospedaliero degli aeroporti - ha commentato il Presidente - sì ad una rete nazionalizzata di aeroporti di interesse nazionale tra i quali Pescara, punto di riferimento con la prospettiva di assumere un alto profilo strategico anche per le regioni limitrofe". Su questo punto, D'Alfonso ha riferito di aver già interloquito con il Presidente della Regione Marche per "concordare strategie comuni tra Pescara e Ancona"; e con il presidente della Regione Molise, per definire "la messa a sistema del sistema trasportistico a 360 gradi".
Redazione Independent