“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Tragedia Rigopiano, alla sbarra anche i dirigenti della Regione
La suprema Corte di Cassazione accoglie parte delle richieste dell’accusa con specifico riferimento alla vicenda del Piano valanghe
La Corte di Cassazione si è pronunciata. Gli ermellini hanno accolto nella sentenza parte delle richieste dell’accusa disponendo un nuovo processo per sei dirigenti della Regione Abruzzo. Nello specifico é stata valutata l’assenza del piano valanghe. Confermata la condanna in via definitiva per l’ex prefetto Francesco Provolo a un anno e otto mesi mentre le pene degli altri condannati saranno da ricalcolare nel processo di appello bis a Perugia. Ricordiamo che il 18 gennaio 2017 morirono tra le macerie e la neve dell’hotel Rigopiano di Farindola 29 dei 41 ospiti del resort di lusso travolto da una valanga distaccatasi dalla montagna sul versante Adriatico del Gran Sasso. Il legale dei familiari delle vittime Romolo Rebola ha dichiarato che la sentenza apre scenari nuovi, anche dal punto di vista risarcitorio, probabilmente anche nei confronti del nostro ente regionale. Ma rifiuta la parola “soddisfazione”, perché la soddisfazione significherebbe vendetta e non che quella strada, che portava all’hotel Rigopiano, fosse stata liberata dalla neve da quella turbina e che, quindi, avrebbe portato alla salvezza anche le vittime di quella tragedia. Ovviamente continueremo a seguire gli sviluppi giudiziari di questa vicenda che ha tenuto col fiato sospeso migliaia di abruzzesi e non.