“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Tragedia Hotel Rigopiano - Condannato il papa' di una delle vittime
Alessio Feniello condannato a pagare 4.500 euro per violazione dei sigilli: "Volevo portare dei fiori a mio figlio"
TRAGEDIA HOTEL RIGOPIANO. CONDANNATO IL PAPA' DI UNA DELLE VITTIME. Francamente è dura continuare a raccontare di cio' che sta accadendo intorno alla vicenda giudiziara sul disastro di Rigopiano, dove morirono ventinove ospiti dell'Hotel Rigopiano piu' il titolare ed alcuni membri dello staff. Nei giorni in cui hanno preso il via gli interrogatori dei venticinque indagati per reati gravissimi accade anche questo: Alessio Feniello, padre di Stefano, una delle persone travolte e uccise da una valanga di neve e detriti che ha colpito la struttura ricettizia nel Comune di Farindola, viene condannato dal gip del tribunale di Pescara.
A Feniello è stata comminata una multa di 4.550 euro, per avere violato, il 21 maggio scorso, i sigilli giudiziari apposti per delimitare l'area nella quale si verificò la tragedia.
La sentenza emessa dal giudice Elio Bongrazio, su richiesta del pm Salvatore Campochiaro, trae origine dal fatto che il padre di Stefano si sarebbe introdotto «abusivamente», nonostante «le ripetute diffide ed inviti ad uscirne rivoltigli dalle forze dell'ordine addette alla vigilanza del sito».
Ovviamente questa circostanza soffertissima - a pochi giorni dall'anniversario della tragedia (18 gennaio 2017) - ha prodotto il durissimo sfogo di Feniello su facebook
"Cosa posso dire oggi mi hanno notificato questo.
Siccome che' mi sono recato a rigopiano a portare dei fiori dove hanno ucciso mio figlio Stefano Feniello
E mi sono introdotto secondo loro in una area sottoposta a sequestro e pare che' questo magistrato mi fa una proposta o paghi 4.500 euro o ti fai due mesi di carcere io rispondo a questo magistrato io non pago un ca**o e se necessario ne faccio tre mesi di carcere
Ma ti invito a fare i processi seri visto che' sei pagato da noi contribuenti italiani non perdere tempo con le ca**ate
Adesso se vuoi fammi arrestare testa di ca**o
Italiani è arrivata l'ora di ribellarsi
Quelli che' non hanno fatto niente per salvare 29 vite a rigopiano stanno tutti ancora a piede libero e io devo pagare
Se sono colpevole io non mi tiro indietro
perchè sono un uomo non una merda
Dimenticavo ma secondo voi io cosa ho da perdere?
Scusate fate arrivare questo messaggio al ministro Salvini
e vediamo cosa ne pensa"
Ovviamente questo commento ha ricevuto migliaia di condivisioni e messaggi di sostegno da parte degli utenti a conferma di come, a distanza di due anni, questa incredibile vicenda continui a riservare degli sviluppi imprevedibili.
Redazione Independent