“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
«The Joker is back»
Così ha titolato l'edizione online di Newsweek. Le reazioni del mondo alla candidatura di Silvio Berlusconi
«IL JOKER E' TORNATO». Così il Daily Beast, l'edizione on line di Newsweek, ha salutato il ritorno a gamba tesa di Berlusconi nella campagna elettorale. Il Financial Time, che ha sempre mal visto l'ormai anziano leader del centro (?) destra, rincara la dose affermando che "Berlusconi non si fa scrupoli. Fermatelo". Poi, l'autorevole quotidiano finaziario, continua senza mezzi termini ad esprimere la sua opinione su Cavaliere "l'anno scorso ha portato l'Italia sull'orlo del collasso. Non si farebbe scrupoli a farlo di nuovo".
LA REAZIONE DEI MERCATI. Forse la visione del FT è troppo semplicistica, ma è un fatto che al semplice annuncio dello scudiero Alfano che le primarie del Pdl erano inutili perché il Cavaliere si sarebbe ricandidato come premier, i mercati hanno riportato lo spread da meno di 300 punti, fino a quota 330 per poi ridiscendere ma di poco. E pensare che Monti puntava a ridurre lo spread 287 pb, cioè la metà di quei 574 pb, che Berlusconi gli aveva lasciato in eredità quando gli ha passato il testimone.
LA PROFEZIA DI BLOOMBERG. Può essere che la stampa internazionale esageri nel valutare lo stato di crisi del Governo tecnico, ma certamente fa tremare le vene ai polsi Bloomberg, la stimatissima agenzia economica, quando ricorda che la sfiducia di Berlusconi al governo tecnico di Monti, sembra tanto quella che diede Samars al governo tecnico Papademos, le cui conseguenze i greci stanno pagando salatamente e non si sa fino a quando continueranno a pagare. Anche il commento dell'Handelsblatt, l'equivalente tedesco del Finacial Time, è degno di essere riportato: "Gli amici di Berlusconi segano la sedia di Monti". Senza farla troppo lunga concludiamo questa breve rassegna della stampa estera con le lucide argomentazioni di El Pais, il più letto quotidiano spagnolo "E' disperato ha davanti a se una magrissima prospettiva elettorale, ma lo aiutano le riforme del Governo Monti, molto impopolari".
MA COSA DOVEVA FARE? Ma d'altra parte cosa avrebbe dovuto fare Silvio Berlusconi? Un uomo con quell'ego smisurato e dalla potenza finanziaria imbarazzante certamente non poteva accettare la lezione della storia: dunque, la sconfitta. Così, a costo di imprigionare il paese per un altro decennio, il 75enne Cavaliere di Milano ha deciso che a lui nulla è precluso.
Clemente Manzo