Terremoto in casa Avezzano: truffa e riciclaggio le accuse della GDF. In due ai domiciliari

Le Fiamme Gialle hanno eseguito anche 8 perquisizioni nei confronti di società riferibili ai due indagati

Terremoto in casa Avezzano: truffa e riciclaggio le accuse della GDF. In due ai domiciliari

Caos in casa Avezzano Calcio. Una doccia fredda ha investito la società marsicana con la Guardia di Finanza che ha messo nel mirino il presidente del club. Autoriciclaggiotruffa aggravata e malversazione di erogazioni pubbliche le accuse, che ora dovranno essere confermate in sede di tribunale, per il numero uno dell’Avezzano Calcio – club militante nel girone F di Serie D – Andrea Pecorelli ristretto ai domiciliari. E non è il solo: stessa misura cautelare anche per il figlio; a disporle il Gip di Avezzano Daria Lombardi, eseguite poi dalle Fiamme Gialle marsicane. Nel mirino degli inquirenti, il fascicolo è in mano al procuratore di Avezzano Maurizio Maria Cerrato, ci sono i movimenti di denaro indebitamente percepiti per decine di migliaia di euro, che riguarderebbero, appunto, anche la società calcistica di cui Andrea Pecorelli è proprietario di maggioranza. 

Andrea Pecorelli, romano di 59 anni, dal maggio del 2023 è socio di maggioranza dell'Avezzano calcio, avendo rilevato la maggioranza dall'avvocato Gianni Paris, ed è il figlio dell'avvocato e giornalista Mino Pecorelli, fondatore della rivista Op, specializzata in scandali e retroscena politici degli Anni 70 assassinato in circostanze ancora mai chiarite.

Nella passata stagione l'Avezzano ha chiuso il campionato in terza posizione alle spalle di Campobasso e L'Aquila. In questa prima parte di calciomercato la società biancoverde si era tuffata prepotentemente sul calciomercato assicurandosi le prestazioni sportive di Cristian Totti figlio del 'Pupone' giallorosso.  Con lui erano arrivati anche i giovani Francesco Bartolocci, Damiano Buino e gli attaccanti Vittorio Esposito e Faissal El Bakhtaoui. Acquisti che avevano rilasciato le ambizioni della piazza. Ora questa inchiesta invece rischia di compromettere tutto. Entro il 12 luglio  bisogna presentare domanda di iscrizione e versare la prima quota. Quella che sembrava una formalità potrebbe rappresentare ora un problema.

La Guardia di Finanza di Avezzano, si legge nel comunicato stampa, ha eseguito anche 8 perquisizioni nei confronti di società riferibili ai due indagati, Andrea e Federico Pecorelli, con sede ad Avezzano e Roma. “Le attività investigative – continua la nota – hanno permesso di individuare una ingente ed ingegnosa frode, quantificata in 2,2 milioni di euro, frutto di un mutuo chirografario garantito dal Fondo Centrale di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese nell’ambito del progetto Start Up contabilità ordinaria“. Il comunicato delle Fiamme Gialle prosegue sostenendo come sia “stata individuata una ingente frode perpetrata da una società di capitali la quale, fra l’altro, non risultava aver presentato le prescritte dichiarazioni ai fini II.DD., I.v.a. ed I.R.A.P., e che detiene le quote di una società sportiva dilettantistica militante nel campionato di serie D“.

Le indagini sarebbero cominciate in seguito a un aumento di capitale ritenuto ambiguo: “In esecuzione del disegno criminoso, la società, prima della stipula del contratto di finanziamento con un istituto di credito che ha svolto il ruolo di intermediario con il Fondo di Garanzia, ha artatamente deliberato un aumento del capitale sociale al fine di far apparire una florida situazione finanziaria finalizzata ad un progetto di investimento per la realizzazione di un centro polifunzionale sportivo nella città di Avezzano destinando le somme così ricevute per finalità diverse dallo scopo per il quale il mutuo era rilasciato”. I fondi, sarebbero stati poi successivamente utilizzati per sostenere i costi all’iscrizione del campionato dilettantistico. “L’amministratore di fatto avrebbe rappresentato la società, attiva nel settore della somministrazione di alimenti e bevande, come una new-co nel settore dei centri sportivi. All’uopo ed al solo fine di ottenere illecitamente il finanziamento, sarebbe stato presentato un progetto di investimento immobiliare per poi dirottare i fondi per finalità differenti, fra le quali, una cospicua parte di essi, quantificata in 1,1 miloni di euro, destinata a sostenere i costi di gestione della S.S.D. per il campionato di serie D della stagione 2023/2024″.