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Terremoto a L'Aquila. Arrestati funzionari pubblici
Lo scandalo dei fondi per la ricostruzione: sospetto giro di mazzette da 500 mila euro per lavori e appalti
L’AQUILA. ARRESTI E PERQUISIZIONI A FUNZIONARI PUBBLICI E IMPRENDITORI PER TANGENTI RELATIVE ALLA RICOSTRUZIONE POST TERREMOTO. Diversi funzionari pubblici, alcuni ancora in servizio, imprenditori, faccendieri e tecnici sono gli indagati dell’operazione “Do ut des” della Procura della Repubblica dell'Aquila.
L'indagine, avviata nel 2012, è l'ennesimo scandalo coi fondi per la ricostruzione dell'Aquila che il 6 aprile del 2009 venne distrutta da un tremendo terremoto che provocò 309 morti, circa 1600 feriti di cui 200 in gravissime condizioni e oltre 65.000 sfollati.
Le attività di polizia giudiziaria porano la firma del G.I.P. Romano Garganalla, su richiesta dei sostituti procuratori A. Picardi e David Mancini, coordinati dal Procuratore Fausto Cardella.
L'inchiesta nasce da un imprenditore veneto (amministratore di una società per azioni) che, comunque, intendeva procacciare lavori sulla ricostruzione per l’azienda, e che aveva trovato la disponibilità corruttiva in alcuni amministratori pubblici aquilani e nei loro sodali, pronti a ricevere tangenti, approfittando della situazione emergenziale.
A finire nelle maglie della procura: Pierluigi Tancredi, aquilano, all’epoca dei fatti Consigliere Comunale e delegato del Comune dell’Aquila per il recupero e la salvaguardia dei beni costituenti il patrimonio artistico della città, attuale Direttore del Settore Ricostruzione Pubblica e Patrimonio del Comune dell’Aquila; Daniela Sibilla , all’epoca dei fatti dipendente e collaboratrice del consorzio dei beni culturali della provincia di L’Aquila; Vladimiro Palcidi, aquilano, all’epoca dei fatti Direttore del Consorzio dei beni culturali della Provincia dell’Aquila ed anche Assessore alla ricostruzione dei beni culturali del Comune di L’Aquila; Pasqualino Macera, originario del teramano, all’epoca dei fatti Funzionario Responsabile Centro-Italia della Mercatone Uno s.p.a.;
Gli altri indagati, sottoposti a perquisizione domiciliare e presso gli uffici di appartenenza, sono ritenuti, anch’essi a diverso titolo, responsabili degli stessi reati che hanno portato all’emissione dei provvedimenti restrittivi per gli arrestati, ossia millantato credito, corruzione, falsità materiale ed ideologica, appropriazione indebita.
Altri indagati nella medesima operazione sono: G.D., Direttore del Settore Ricostruzione Pubblica e Patrimonio del Comune dell’Aquila, all’epoca dei fatti Funzionario responsabile dell’Ufficio Ricostruzione del Comune dell’Aquila; F.M., umbro, ingegnere, all’epoca dei fatti Direttore e Progettista dei lavori per le opere provvisionali di messa in sicurezza di Palazzo Carli, sede dell’università dell’Aquila; D.L., imprenditore; R.R., aquilano, all’epoca dei fatti Assessore all’Urbanistica del Comune di L’Aquila, attuale Vice Sindaco dell’Aquila.
Più di 13 le perquisizioni eseguite, domiciliari, presso alcune ditte, dentro gli uffici del Comune dell’Aquila e presso la A.S.L. cittadina.
I particolari dell’operazione saranno forniti durante una conferenza stampa che si terrà presso la Questura di L’Aquila alle ore 11:00 odierne.
Redazione Independent