“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Terremoto L’Aquila: due giudici, due sentenze contrapposte
Per il giudice De Sensi alle sorelle vittime del crollo nello stabile di Via Campo di Fossa non può essere attribuito un comportamento imprudente o scarsa diligenza
Per il Giudice Baldovino De Sensi alle sorelle Genny e Giusy Antonini, vittime del crollo di via Campo di Fossa a L’Aquila, causato dal terremoto della notte del 6 aprile 2009, non può essere attribuita a comportamento imprudente o a scarsa diligenza. Anche il Giudice pMonica Croci, in altro procedimento si era occupata del crollo dello stesso edificio, ma a differenza del collega aveva attribuito alle vittime Alberto Guercioni, Paolo Verzilli e Ilaria Rambaldi il 30% di corresponsabilità. Originariamente le cause civili relative al crollo dello stesso edificio erano raggruppate in un unico procedimento, ma poiché il dossier delle due sorelle Antonini era stato smarrito, anche se successivamente ricostruito, è stato necessario stralciare il procedimento relativo a Genny e Giusy assegnandolo al Giudice De Sensi. Ciò spiega perché, pur essendo l’oggetto del procedimento civile sostanzialmente identico, essendo i giudici titolari della causa civile diversi, anche le sentenze potevano essere diverse come effettivamente sono state anche se opposte: la prima, quella del Giudice Croce, che attribuisce alle vittime una parte della responsabilità sentenza che è stata definita “sentenza shock” e la seconda, quella del Giudice de Sensi, che invece esclude la responsabilità delle vittime.