“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Teodoro, uomo contro cosa?
Il ritorno di fiamma tra Gianni, Ras del quartiere San Donato, ed il "Faraone" (D'Alfonso) scatena le ire del Pdl
C'ERAVAMO TANTO AMATI (?). Nelle scorse settimane noi di Abruzzo Independent, parlando del mega evento elettorale tenuto da Luciano D'Alfonso al Ponte del Mare, abbiamo sottolineato, con tanto di foto, che tra i numerosi presenti c'era anche Gianni Teodoro. Per i più distratti, ricordiamo che questo signore - attualmente consigliere provinciale - è stato vicesindaco nella prima giunta del Faraone (2003-2008) per poi passare alla minoranza durante la seconda, brevissima, esperienza di D'Alfonso a Palazzo di Città. Non solo: all'epoca Teodoro corse addirittura per la poltrona di primo cittadino, avendo rotto nel frattempo i rapporti con Big Luciano. In tutti questi anni è stato sempre alla guida di una lista civica che porta il suo nome: la "Lista Teodoro", appunto. Si arriva alle elezioni del 2009, vinte da Luigi Albore Mascia, e Teodoro si allea con il centrodestra diventando assessore ai lavori pubblici. Dopo un pò litiga con la maggioranza e si trasferisce all'opposizione ma, siccome si era dovuto dimettere dalla carica di consigliere comunale, esce mestamente dall'assise civica lasciando sostanzialmente solo Massimiliano Pignoli, che di lì a breve diventerà il capogruppo di Fli.
IL RITORNO DI FIAMMA. Ora, però, si registra - a quanto pare - un ritorno di fiamma tra Gianni e Luciano. E il "reggicandele" è il capogruppo Pdl Armando Foschi, che ha messo nero su bianco ciò che sta accadendo: "Fa sorridere l’'affermazione del consigliere provinciale Gianni Teodoro, il quale rivendica in capo alla passata amministrazione di centrosinistra il merito delle opere oggi realizzate, dimenticando, forse, che anche con la passata amministrazione lui stesso era sempre all’'opposizione, sia quando era vicesindaco sia nel 2008-2009, quando aveva ripreso la propria militanza in alleanza con il centrodestra, Presidente della Commissione Vigilanza. In altre parole le opere pubbliche appaltate, di centrodestra o di centrosinistra che siano, sicuramente non sono mai state merito suo"”. Fatto sta che per Luciano D'Alfonso potrebbe valere il motto "Metti un Teodoro nel motore", considerando che Gianni è sempre stato forte a San Donato, e quindi elettoralmente parlando è portatore sano di un autentico "tesoretto".
GIANNI, UN UOMO CONTRO. Foschi rincara la dosa e afferma che "Teodoro, con un clamoroso ed ennesimo dietro-front, evidentemente preannunciando il suo clamoroso ritorno nelle fila del centrosinistra, ha attribuito al precedente governo il merito delle opere pubbliche odierne che stiamo eseguendo. E allora verrebbe da riportare alla memoria le sue prime conferenze stampa d’insediamento, nel 2009, come assessore della giunta Mascia, quando denunciava di aver ‘trovato i cassetti vuoti, senza alcun progetto né idea’ negli uffici del Comune, tanto che all’approvazione del primo Piano Triennale i suoi tecnici di fiducia non avevano predisposto neanche i primi preliminari, costringendo la maggioranza a ritirare la delibera dall’aula per poi ripresentare tutte le carte con un ritardo madornale. E soprattutto vale la pena ricordare che Teodoro anche quando era al governo con il centrosinistra, addirittura nelle vesti di vicesindaco, ha sempre fatto parte dell’opposizione, come lui stesso ha sempre voluto riaffermare con caparbietà e convinzione”. That's campagna elettorale, baby!
Federico Di Sante