“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Tentato omicidio Pellerani, due vastesi finiscono in cella
Fondamentali le intercettazioni ambientali subito dopo l'agguato in via Del Porto. Uno degli indagati stava per scappare in Inghilterra
TENTATO OMICIDIO PELLERANI: DUE VASTESI IN CELLA. Fabio Scafetta, 34 anni, e Michele Lattanzio di 26, entrambi di Vasti, sono stati arrestati sabato scorso perchè ritenuti gli esecutori materiali della separatoria, avvenuta lo scorso 8 Aprile, nel centro abitato di Vasto, nella quale è rimasto gravemente ferito il pregiudicato Wladimiro Jarj Pellerani, colpito da un proiettile all’addome.
IL FATTO. Secondo la ricostruzione fornita dagli inquirenti i due, a bordo di una Ducati 750 Supersport i avevano atteso la vittima sulla S.S. 16 Adriatica, al termine di una giornata di lavoro in barca. Erano circa le 18,37 quando in via Del Porto, prima di entrare nel centro abitato di Vasto, con la moto avevano affiancato il ciclomotore del Pellerani e poi esploso 3 colpi di pistola.
LE INDAGINI. Fondamentali, nello sviluppo delle indagini, sono state anche le intercettazioni ambientali eseguite dai militari in zone abitualmente frequentate dagli interessati. Sono stati inoltre compiuti, presso il R.I.S. Carabinieri di Roma, accertamenti su alcune tracce biologiche rinvenute sulla motocicletta “Ducati” utilizzata per l’agguato e data fiamme, in Località Buonanotte di Vasto, subito dopo l’accaduto.
LA SVOLTA. A costringere gli uomini dell’Arma ad accelerare le indagini ed a procedere al fermo dei due è stata la decisione improvvisa di uno dei due responsabili che, probabilmente in procinto di trasferirsi in Inghilterra, aveva acquistato un biglietto aereo. Al momento si è in attesa della convalida del fermo, ma le investigazioni non sono concluse e non si escludendo eventuali ulteriori sviluppi.
Redazione Independent