Tensione Sospiri-Ranieri

L'ex "piddiellino" approdato in Fli denuncia il clima poco sereno. L'accusa: deve lasciare la commissione Finanza

Tensione Sospiri-Ranieri

COMUNE DI PESCARA. TENSIONE SOSPIRI-RANIERI. Lorenzo Sospiri non è certo uno che non le manda a dire. Specie in campagna elettorale quando gli animi si surriscaldano facilmente e se, poi, c'è da attaccare un avversario consigliere considerato "traditore". E non è la prima volta che Sospiri Jr. se la prede pubblicamente con l'ex piddiellino Renato Renieri reo di essere approdato alla corte di Daniele Toto in Futuro e Libertà. «Deve lasciare la Commissione Finanze del Comune di Pescara». Ha sempre dichiarato il consigliere regionale di maggioranza, anche tramite comunicati stampa. Questa mattina, durante una pausa dei lavori del Consiglio Comunale, lo sketch si è ripetuto de visu. A raccontarlo è lo stesso Renato Ranieri «Ho avuto un violento scontro non solo verbale con Sospiri», ha detto il presidente della Commissione Finanza al Comune di Pescara ai giornalisti. «Non mi sento sereno a lavorare in questo clima». Diversa la ricostruzione fornita dall'altro protagonista. «Non c'è stata alcuna aggressione - ha detto Sospiri - ma solo una discussione politica forte. Slittata alla prossima seduta la discussione sul Piano particolareggiato 2». E' innegabile, però, che il clima all'interno dell'aula consiliare del Comune di Pescara sia diventato incandescente vuoi per le elezioni politiche, le imminenti elezioni regionali e comunali. E ci mancava pure l'assoluzione dell'ex sindaco Luciano D'Alfonso a rendere l'atmosfera ancora più incandescente e tesa.

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